Di questo libro non è la forma che colpisce, ma il contenuto.. la testimonianza di una donna che nonostante il proprio vissuto è riuscita ad essere una MADRE meravigliosa, prodigandosi sino all'ultimo per il bene dei suoi figli, quattro bambini che ha voluto tutelare abbattendo le barriere di una burocrazia rigida e priva di umanità. Marie Laure Picot è mancata il 14 agosto 2009 ed è un'esempio per ogni mamma, nonchè una donna da ricordare con ammirazione.
Il coraggio di una madre
Vedere crescere un figlio, essere al suo fianco quando muove i primi passi e vegliare su di lui in ogni momento della sua vita è una delle gioie di essere genitori. Una gioia che Marie-Laure ha rinnovato quattro volte. I suoi quattro bambini l'hanno riempita d'amore, nonostante li abbia allevati quasi da sola, per colpa di un padre che solo abitando altrove poteva essere più assente. Cresciuta senza una madre, Marie-Laure immaginava che per i suoi figli ci sarebbe sempre stata e di poter riversare su di loro le attenzioni che lei non aveva conosciuto. Ma il destino dispone diversamente: come una folgore su di lei si abbatte una grave malattia. Un tumore diffuso che le lascia poco tempo da vivere. Il primo pensiero è per i suoi bambini. Che ne sarà di loro, quando lei non ci sarà più? Chi se ne occuperà? Non di certo il padre, da cui Marie finalmente trova la forza di separarsi. La burocrazia, però, non è dalla sua parte. Niente le garantisce che i bambini resteranno insieme, e sicuramente non vivranno dove sono cresciuti, dovranno cambiare città, compagni di scuola, abitudini. E non le è concesso scegliere la famiglia di accoglienza, come se un giudice potesse sapere più di lei di cosa hanno bisogno i suoi figli. Un muro di difficoltà, che sembrano fatte solo per aggiungere altro dolore a quello già inevitabile. Con grande coraggio, Marie-Laure dichiara guerra all'indifferenza delle istituzioni e mobilita tutto il paese, raccogliendo un'immensa solidarietà.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2010
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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ARIANNA ZAVAGLIO 06 dicembre 2010
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barbara mori 16 agosto 2010
si legge tutto d'un fiato! essendo mamma ancor di piu' ci si immedesima nella parte dell'io narrante. se poi per malasorte hai visto "andarsene" un'amica da poco, si rivive il dolore con la consapevolezza di quanto, chi sa di non avere speranze, viva il dramma dell'abbandono dai/dei propri figli. struggente, molto forte ma scritto bene, scorrevole e quindi rapido. soprattutto "vero". mentre me ne stavo appollaiata sotto l'ombrellone, divoravo una dopo l'altra le pagine di qst libro e sotto i miei occhialoni scuri scendevano lacrime...ma purtroppo nella vita c'e' anche qst e a volte leggerne aiuta a riflettere sulle nostre scontate fortune...