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Ottimo poliziesco, secondo solo a "Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan". Alla fine l'intransigente ispettore tutto d'un pezzo infrangerà una delle sue regole: Nessuno può cambiare il sistema e sostituirsi alla legge. Tutto deve compiersi nella legalità. Ma come dargli torto. Sulla scia di "Il giustiziere della notte 1 e 2".
Decisamente il miglior episodio della serie sul mitico ispettore Callaghan dopo il primo film del '71.Eastwood passa dietro la macchina da presa,e dimostra di aver imparato bene la lezione del maestro Don Siegel.Violenza superiore alla media(in tv è tagliato)ma anche atmosfere gotiche,ombre,specchi e personaggi ben caratterizzati(l'assassino,una volta tanto non è il solito maniaco pscicopatico).A tutto questo aggiungete un pizzico dell'inconfondibile umorismo tipico del regista(vedi l'episodio del vecchio gangster al ristornate).E un finale dove viene fatta giustizia come davvero bisognerebbe fare.Memorabile la battuta del protagonista alle prese coi malviventi:"Dovrete fare i conti con noi tre.Con Smith,Wasson,e me!".
Il più violento della serie di film con l'ispettore Callaghan inizia quasi come una parodia, con Eastwood che ammazza criminali a frotte senza battere ciglio. Poi, con il procedere della narrazione, man mano che approfondisce la vicenda di Jennifer Spencer, interpretata con dolorosa intensità da Sondra Locke, il film prende una piega drammatica che lascia il segno. Il finale, con Eastwood che appare fra le ombre come un fantasma, autorizza la migliore definizione che è stata data del film: noir gotico.
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