Una cosa divertente che non farò mai più - David Foster Wallace - copertina
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Una cosa divertente che non farò mai più
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Descrizione


A un giovane scrittore viene commissionato il reportage di una settimana in crociera extralusso nei Caraibi. Lo scrittore è David Foster Wallace e la permanenza sulla "meganave" si trasforma in un'esilarante cronaca, ma anche in un acido ritratto dell'americano in vacanza, delle sue abitudini ottuse, della sua eleganza pacchiana e - naturalmente - della sua ricerca di un forzato e artificiale relax. La critica pungente, e insieme scanzonata, di questi "cittadini americani adulti e ricchi" è accompagnata da una sferzante ironia e da uno stile pirotecnico e piacevolmente dispersivo che confermano il talento di un autore, come è stato detto, "capace di scrivere veramente di qualsiasi cosa".

Dettagli

7 luglio 2017
151 p.
9788875218379

Valutazioni e recensioni

  • Nel 1995 David Foster Wallace partì a bordo della Nadir per una crociera di lusso ai Caraibi, e "Una cosa divertente che non farò mai più" non è altro che un reportage narrativo delle sua esperienza, che gli fu commissionato dalla rivista Harper's. Il resoconto del viaggio di Wallace è semplicemente esilarante: con un tratto fortemente umoristico l'autore descrive le personalità dei nadiriti, le continue attività propugnategli dallo staff (definite come Divertimento Organizzato) a partire dalle cene di gala per arrivare al tiro al piattello, tutte volte all'obiettivo di garantire un divertimento ininterrotto agli ospiti. Il perfezionismo con cui sono gestiti i servizi sulla nave è descritto come maniacale e quasi snervante; il tutto aggravato dalla consapevolezza che quelle attenzioni non sono motivate da affetto, e, allo stesso modo di una padrona di casa che si occupa di voi non per il riguardo che nutre ma per qualche "nevrosi personale che ha a che fare con la pulizia domestica e con l'ordine", la vostra partenza susciterà sollievo. Si può quindi ben cogliere come dietro un cinismo pungente e un forte senso dell'umorismo si nasconda un'aspra critica al modo di vivere delle persone benestanti, all'essere disposti a spendere cifre inverosimili per entrare in un mondo costruito, artificioso, dove si dispensano Sorrisi Professionali a destra e a manca e si viene coinvolti in attività incessanti al fine di costruire un'illusione di trionfo sulla morte e sulla decadenza.

  • Sara Cuscunà

    Un reportage giornalistico di eccezionale comicità che racconta una vacanza a bordo di una crociera di lusso, ironizzando sull'ostentato sfarzo e sui comportamenti insoliti dei passeggeri. Nella narrazione non viene risparmiato alcun dettaglio, tutto viene passato al setaccio con ironia ma senza senso di superiorità da parte del narratore. Il genio di David Foster Wallace non si riduce solo alla sagace e virtuosa scrittura ma fornisce al lettore uno spunto di riflessione sociologico oltre ad una critica all'eccessivo consumismo della società.

  • Adoro il piglio graffiante di Wallace! Semplicemente geniale,l'ironia è una cosa seria e qui è espressa all'ennesima potenza. Un'impietosa,quanto mai veritiera,spietata descrizione dell'americano medio (ma io ci ho visto benissimo anche gli italiani,specie quelli in viaggio di nozze che non sono mai usciti da casa)in vacanza. Una paccottiglia di niente,di superfluo, di assolutamente nulla fatto passare per memorabilia. Potrei citare un'infinità di frasi o metafore,ma l'accostamento "sala d'attesa pre-imbarco"-sala ricreazione di un centro di igiene mentale"dove ci si chiede << tu perchè sei qui>> è stato memorabile. Non è per tutti,specie se avete preso parte a simili baracconate spacciate per viaggio.

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