Il creatore

Un libro claustrofobico dove tutti sembrano imbrigliati in un mondo fatto di solitudine: Sveinn che non ha quasi contatto con gli altri se non un suo cliente che però vede sempre malvolentieri e con imbarazzo, Larus così disperatamente in cerca di attenzioni, Loa che cerca di salvare la figlia, Marta che deve affrontare i suoi disturbi psichici attaccata ad un vecchio orologio e Margret che si sta lentamente facendo morire di fame come una mistica del passato. E il tutto in un’Islanda descritta sempre piena di luce essendo il romanzo ambientato in estate. Meno riuscito del suo primo romanzo, la Minervudottir cattura comunque l’attenzione con la sua scrittura ipnotica e con i suoi personaggi sempre sopra le righe.