Cristalli di memoria. Incontri di vite nei riflessi del tempo

Un romanzo sulla Grande Guerra che attinge linfa e sostanza da documenti originali (in particolare dalle Lettere del Capitano Arnaldo Berni e dal diario del suo attendente Giacomo Perico), peraltro filtrati e per così dire inverati, con sapiente gioco intertestuale, attraverso l'invenzione o, se vogliamo, l'escamotage tutt'altro che inefficace di un manoscritto ritrovato. Il fittizio ritrovamento di un diario vergato durante il conflitto contribuisce anzi a complicare l'intreccio, inserendo un romanzo nel romanzo, con duplice effetto prospettico-narrativo: se il diario rinvenuto consente di "mettere a fuoco" la straordinaria personalità del Capitano in un racconto tanto palpitante quanto attendibile, l'espediente del suo ritrovamento vale a segnare una distanza temporale che viene puntualmente bruciata dall'icasticità e dalla forza coinvolgente dello stile. Ancora una volta, così, la poesia completa manzonianamente la storia, rendendo attuale e vivo il passato con tutta la sua carica di umanità. Leggendo questo libro, si entra nel labirinto buio della storia o, meglio, nel cuore pulsante della storia, dove orrore e bellezza, incanto e crudeltà s'incontrano e si intrecciano, suscitando una domanda di senso destinata a restare senza risposta.