soltanto 10 pagine riguardano la traduzione del Canone della Medicina di Avicenna; la grandissima parte restante parla del contesto socio-culturale-storico dell'epoca. tutto molto interessante e scritto bene, ma per chi cerca proprio le parole di Avicenna, 10 sole paginette sono poche
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LIBRO
La cura delle malattie dei soldati. Il XXII «fen» del libro III del «Canone della medicina»
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Questo libro racconta la storia del testo più importante scritto in ambito medico. Concluso nel 1025, reso in caratteri latini a Toledo prima del 1187, fu stampato a Milano nel 1473 su commissione della comunità scientifica ducale. Studiato nelle università in forma di commenti ed esposizioni, il monumentale "Canone della Medicina" di Avicenna è stato rinvenuto nella biblioteca pavese del medico Ferrari da Grado. Traendo spunto dal testo egli rese omaggio al duca Francesco Sforza descrivendo, nell'"Expositiones super tractatum de urinis et vigesimam secundam fen tertii Canonis domini Avicennae", le principali malattie che colpivano i suoi uomini d'arme. Il testo che qui si propone permette al lettore di entrare nelle stanze degli ospedali medievali, di visionare gli ingranaggi dei torchi dei primi tipografi, di ascoltare il silenzio dei benedettini arroccati sull'abbazia di Montecassino, di sfogliare la carta dei manoscritti, degli incunaboli, delle cinquecentine e di esplorare le biblioteche mediche sullo sfondo del dialogo religioso tra cristiani e musulmani in area mediterranea.
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