Cursed. Il maleficio

"Cursed" ci appare come un classico teen horror innervato da una vicenda accattivante fino ad un certo punto e davvero senza picchi che la differenziano da produzioni del passato; inoltre, senza fare troppi giri di parole, il film fa ben poca paura, elemento che di sicuro non depone a favore di un film horror. La tensione è presente, ma il terrore che si respirava per l'ingerente ed orribile Krueger oppure per il trillo telefonico che fendeva l'aria in "Scream" sembra solo un lontano ricordo. Se, d'altra parte, ci fosse richiesta una mera retrospettiva tecnica del film, non avremmo a che ribattere nel tesserne le lodi; una sceneggiatura calibrata, un articolarsi della vicenda scorrevole, pulsante e mai tedioso, sottili accorgimenti che sapientemente conducono l'attenzione del pubblico sul filo del rasoio nei momenti e nei tempi giusti...insomma, un film la cui resa finale viene pesantemente sorretta dal curriculum del suo regista, il quale, con molto mestiere, riesce a sopperire ad una certa carenza di idee. La regia del papà di Freedy risulta praticamente perfetta, senza buchi, denota grande disinvoltura ottenuta con l'esperienza degli anni.