Dall'armadio

In una località imprecisata, si alternano le vicende dell’imbianchino Lorenzo e di suo fratello Andrea, detto “Smith”. Quest’ultimo, proprietario di un bar da diverso tempo, schiacciato da una routine che sta avendo su di lui un effetto deleterio, “bullizzato” dagli anziani clienti e “rimproverato” dalla fidanzata Martina per la triste piega che ha preso la sua vita, subisce una scossa quando capisce che è arrivato ormai al capolinea, e allora la depressione e l’ira prendono il sopravvento. Andrea non sa, però, che nella sua vita e in quella di altri assidui clienti del bar, si è insinuato il male e che dovrà lottare contro una forza oscura e sconosciuta, che brama per uscire dall’ombra, guidata da un misterioso “padrone” che ha un piano persino per lui. Il testo si presenta indubbiamente complesso, a causa dell’alternanza tra diverse situazioni, diversi personaggi e diversi momenti “cronologici”, non sempre chiarissimi per il lettore, ma che poi vanno a ricongiungersi in un finale a sorpresa, che riesce a stupire il lettore. Un horror che scava in una delle paure più arcaiche dell’essere umano, che spaventa sia bambini che adulti ancora oggi: il “mostro nell’armadio”. Il modo di affrontarla è interessante e l’autore ha saputo rendere la storia abbastanza originale. Nel complesso è un horror piacevole, adatto anche ai non amanti del genere.