Dammi mille baci. Veri uomini e vere donne nell'antica Roma

La Cantarella regala una delle più piacevoli e, al contempo, istruttive letture che si possano trovare in una libreria. Il libro tratta dell'amore, in tutte le sue forme e manifestazioni, ai tempi della Roma classica, ma sarebbe riduttivo pensarlo solo come un saggio. Il linguaggio è ironico, fluido, accattivante e mai pesante. Mentre ci immergiamo in una piacevole lettura scopriamo anche le abitudini e le idiosincrasie dei romani in campo amoroso, ci sorprenderà quanto esse siano attuali e quanto possa essere interessante vedere i nostri avi in ambiti diversi, così intimi, rispetto a quelli che siamo abituati a vedere sulle pagine dei libri scolastici. Abbinare queste informazioni a uno stile di scrittura così accattivante è il punto di forza del libro. È stato davvero una scoperta.

Il saggio è scritto molto bene, con un linguaggio semplice, diretto e divertente con battute di spirito in alcuni passaggi. Come tutti possono pensare essendo questo un saggio, dovrebbe essere noioso e prolisso. Bè non è affatto vero. La Cantarella tratta questa argomento così complesso rendendolo affascinante e travolgente. Si parla dell'amore in generale, con una grande messa a fuoco sul rapporto uomo-donna ovviamente, ma vengono trattati anche l'amore filiale e la famigerata omosessualità.

Per chi, come me, inizia a leggere i testi di Eva Cantarella con il suo libro "Dammi mille baci", la lettura sarà probabilmente una delusione. Si sente parecchio parlare (almeno io ne ho sentito parlare) di questa bravissima grecista... Beh, l'impressione è che, forse, l'ambiente dell'antica Roma non sia quello che fa per lei. Il libro contiene molte informazioni, alcune nuove anche per chi si diletta spesso nella lettura di opere con ambientazione nell'antica Roma. Quello che manca è, però, a mio avviso, una modalità di scrittura più accattivante. Il risultato è che il testo sembra un libro scolastico che, al posto, ad esempio, della letteratura, tratti dell'eros nell'antica Roma.