Delitti senza castigo. Un'indagine inedita di Sarti Antonio

E' un buon romanzo,anche se ho avuto la sensazione di aver già letto alcuni passaggi in un contesto differente.Il produttore di acque minerali calabrese,la villa in collina e la bella Elena,la trasferta in Calabria,l'aggressione a Settepaltò non mi paiono originali di questa storia e sono già apparsi da qualche altra parte,anche Quintale non è la prima volta che compare. Insomma sembra un romanzo riscritto e strutturato in maniera diversa, da un'idea in parte già utilizzata.

Pochi sanno, come Macchiavelli, passare, in poche pagine, dal racconto ironico delle indagini di un antieroe come Sarti Antonio alla narrazione rigorosa, e dolorosa, di fatti storici, meticolosamente documentati. E questo rende il libro piacevolissimo ed interessante, quando, per l'appunto, il "telefilm", che alla lunga potrebbe risultare nioioso, lascia il passo alla documentazione storica ed alla memoria di fatti che purtroppo oggi troppi e troppo in fretta dimenticano, se mai pure ne siano stati a conoscenza. E su tutto, l'amore per una città che purtroppo (o ovviamente?) non è più quella che i suoi romanzi raccontano.

Illeggibile. Non trovo altre definizioni. La trama illude all'inizio nell'aspettativa di un giallo intricato e interessante, la lettura delude nell'intrigo di personaggi, luoghi, vicende di cui si perde il filo. Non aiuta certo lo stile falsamente ironico.