Diario di un killer sentimentale

La trama è abbastanza breve e mostra, senza dare giudizi morali, la vita di un killer "sdoppiato": da una parte la delusione e la rabbia per come è stato lasciato da quella donna che in fondo in fondo amava profondamente, dall'altra però ci sono da rispettare le regole rigide del lavoro del killer, che vietano qualsiasi legame sentimentale. Sarà proprio questo legame sentimentale a provocare grandi turbamenti nel protagonista e a portarlo a compiere una scelta definitiva. Un libro che va letto per la sua brevità e leggerezza, ma non va sottovalutato: dietro una trama spoglia e dei personaggi vagamente accennati, si nasconde una riflessione sul sentimento, capace di lasciare una traccia profonda, anche nella vita di un serial killer.

Se conoscete Sepulveda solo per "la Gabbianella e il gatto"e company,come la sottoscritta,all'inizio sarà un"trauma"perché è qualcosa che non ti aspetti. Il romanzo è brevissimo e scorrevole,non è così prevedibile come ho letto in un'altra recensione, anzi io l'ho trovato con tanto di colpo di scena! Mi è piaciuto molto come è scritto,c'è dell'ironia non è per niente pesante, nonostante l'argomento.

ho scoperto da poco quest'autore che merita tantissimo. Il monologo è veramente piccolo e a postumi direi che il titolo è leggermente banale, ma la scrittura è veramente scorrevole e piacevole. Si legge tutto d'un fiato. Sepulveda dimostra abilità nella scrittura anche di diversi generi. Riesce a strappare qualche battuta qua e là molto simpatica. Una piacevole lettura per un viaggio breve. Consigliato