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E' su questo dilemma esistenziale che si basa "Lo diciamo a Liddy?", romanzo sottotitolato con la frase -che io trovo perfetta- una commedia agra. Dopo le prime cinquanta pagine la risposta alla domanda principale verrà trovata, ma la situazione, anziché risolversi, peggiorerà ulteriormente. Se dovesse diventare una pellicola cinematografica, in realtà, più che di "commedia" parlerei di "film drammatico". Nonostante ci fossero tutti i presupposti per un libro di quelli che piacciono a me (una protagonista vendicativa, un'accusa alle famiglie dai confini molto confusi, segreti e rancori vari), non l'ho amato alla follia -forse perché mi ha ricordato qualcosa di personale? Non è però comunque un brutto romanzo, anzi, fa riflettere più di una volta sull'ambiguità dei rapporti umani (soprattutto di quelli familiari) e su una verità amara, anzi, amarissima: «sappiamo così poco gli uni degli altri, finché non succede un patatrac, naturalmente». Più che leggerlo è un romanzo che si beve tutto in un fiato (attenzione ai sorsi traditori).
E' un libro molto bello...io l'ho sentito molto vicino e mi sono riconosciuta nella protagonista..forse un po' rompiballe ma sincera.Mi crea angoscia questo modo di vivere tutto con superficialita' solo per non mettersi in gioco. Forse lo scontro a volte serve...per capire che in fondo a nessuno importa niente...aprire gli occhi su una squallida verita' e' peggio che continuare a sognare il nulla?
Quanto è precario il morbido e confortevole (in apparenza) equilibrio in cui galleggiamo tutti i giorni? La storia delle sorelle Palmer e della loro famiglia perfetta ce lo mostra, con un'ironia caustica e pungente. Scopriamo così insieme a Bridie, pragmatica assistente sociale di mezza età che si trova a dover gestire una scottante soffiata sul futuro cognato, quanto pericolosi siano i segreti celati e le verità raccontate e quanto difficile sia "fare la scelta giusta". Anne Fine, dalla cui penna è nata la mitica Mrs. Doubtfire, è famosa soprattutto per i suoi libri per ragazzi. Con "Lo diciamo a Liddy?" porta in scena, con uno stile dialogico e teatrale, la storia di una famiglia come tante, che viene travolta e sconvolta dal peso delle passioni sopite.
Recensioni
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