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Qualche centinaio di anni fa, quando il mondo era ossessionato dalla presenza di Dio, un pugno di uomini lottò per fare posto alla scienza. Oggi, di fronte alle conquiste dell’impresa scientifica e al successo tecnologico, c’è ancora posto per Dio? O davvero il “Signore dell’Universo” si è ritirato in qualche remota piega dello spazio-tempo einsteiniano? Evocando il rogo di Giordano Bruno, il processo a Galileo, le dispute sull’età della Terra, la “guerra delle scimmie” dichiarata dal darwinismo, Claude Allègre ci narra la secolare vicenda del “lungo addio” tra religione e scienza. Siamo destinati a una secolarizzazione totale della nostra esistenza? O non sono già minacciose le pretese di vecchi e nuovi fondamentalismi? È possibile un ateismo realmente “scientifico”? In realtà, conclude Allègre, qualunque sia la risposta che diamo a queste domande, resta il fatto che quella di credere o non credere è una libera scelta, forse addirittura il fondamento di qualsiasi “società aperta”.
Caro Lazac, se tu fossi un candidato alle elezioni ti voterei immediatamente. Sono d'accordo su tutto ciò che dici. Consiglio, nel mio piccolo, di leggere al nostro amico qua sotto "scienza e religione" di Russell e mi si dica poi come possiamo ritenere migliore l'apriorismo spirituale del cattolicesimo piuttosto che quello scientifico, che almeno parte da delle ipotesi che cerca successivamente di verificare!
A volte mi chiedo se la gente vuole la verità. Il libro è molto interessante, ma quello che mi sorprende è l'unico commento che ha ricevuto, da parte di un creazionista. Il creazionismo è per la Biologia ciò che la scolastica era per la Fisica, ovvero una grande sciocchezza (e dico sciocchezza solo per evitare di essere censurato). Il problema è che mentre la fisica newtoniana, e poi quantistica, non sconvolgono più di tanto la religione, il darwinismo spazza via tutte le nostre infantili presunzioni. E' per questo che molti si rifiutano di accettarlo, nonostante la MONTAGNA di prove a favore. Ne ricordo un po' all'amico creazionista: i fossili, le strutture analoghe, le strutture omologhe e le strutture vestigiali degli organismi, l'embriogenesi che mostra una graduale evoluzione di forma dell'embrione (anche l'uomo ha le branchie all'inizio della sua esistenza), la somiglianza genetica dell'uomo con gli altri primati, l'osservazione DIRETTA della speciazione (credo si a la prova definitiva), la selezione artificiale dell'uomo, per esempio sui cani, la struttura "sbagliata" della retina dell'uomo e di tutti i vertebrati (che è al rovescio: Dio era ubriaco mentre la disegnava a tavolino?), l'impossibilità di spiegare altrimenti le estinzioni, il DNA "spazzatura" del nostro genoma e i geni cosiddetti "fossili", la violazione di tutte le leggi naturali che una creazione divina implicherebbe, l'ostinata refrattarietà del cervello di molti uomini a comprendere che non sono a immagine e somiglianza di Dio, ma solo scimmiette nude e irragionevoli. Ciao e per favore non censuratemi.
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