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Anno edizione: 2018
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"Disobbedienza", opera prima di Naomi Alderman (la "figlioccia" di Margaret Atwood che ha raggiunto il successo planetario grazie a "Ragazze elettriche"), opera insignita di uno dei più prestigiosi premi della letteratura inglese – l’Orange Prize for New Writers – pubblicata per la prima volta nel 2007 - da noi edita grazie a Nottetempo - e ristampata dieci anni dopo in occasione dell’uscita in sala dell’adattamento cinematografico (2017). La storia è in parte autobiografica: la Alderman, come la protagonista Ronit, è cresciuta nella periferia londinese di Hendon a pane e teologia, e come lei dopo l’adolescenza si è trasferita a New York. Nella finzione letteraria Ronit è costretta a tornare a Londra per partecipare al funerale del padre, il venerato Rav Krushka (il Rav è un titolo nettamente superiore a quello di rabbino); al contrario la Alderman, quando è tornata a New York, si è da allora per sempre fermata a vivere in Inghilterra. Seguendo forse il destino di un altro suo personaggio... La Ronit Krushka del romanzo è una donna in carriera, vive dunque a New York dove intrattiene a più riprese una relazione con il collega e capo Scott (lei rappresenta per l’uomo una relazione extraconiugale), e va in analisi dalla dott.ssa Feingold (una persona ebrea in analisi ci rimanda inevitabilmente all’immaginario di Woody Allen). La Ronit del film non è un’analista finanziaria ma una fotografa di successo nella Grande Mela. La interpreta Rachel Weisz, l’eroina de "La mummia" e Premio Oscar circa dieci anni prima per "The Costant Gardener – La cospirazione": la sua rappresentazione di Ronit si pone su un versante meno ribelle e semmai più desolato rispetto all’originale. La pellicola, "Disobedience" (2017), è diretta dal regista cileno Sebastiàn Lelio, già vincitore del Premio Oscar l’anno prima per "Una donna fantastica" con Daniela Vega – si tratta del primo film cileno e terzo sudamericano in assoluto a ottenere questo riconoscimento – lo stesso regista che l’anno successivo dirigerà il bellissimo "Gloria Bell". Ora, però, un passo indietro in questo confronto "libro vs film"...
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