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«Qui fu innocente l'umana radice, qui primavera sempre e ogne frutto.»
Il secondo regno dantesco, «dove l'umano spirito si purga / e di salire al ciel diventa degno», è, dei tre, quello che porta nella sua struttura, sia fisica sia morale, la maggiore novità d'invenzione: si potrebbe addirittura dire che è un mondo, nel suo aspetto e nel suo spirito, soltanto dantesco. Circola per tutto il «Purgatorio» un'atmosfera difficilmente definibile, come di raccolto incanto, che avvolge il lettore fin dall'inizio e l'accompagna alle soglie del Paradiso: cogliere lo spirito di quella delicatissima aura che tutto avvolge è la via per intendere il «Purgatorio» dantesco nella profonda bellezza che lo distingue.
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Il viaggio dantesco continua nella seconda cantica della Commedia, seguendo, questa volta, il moto ascensionale, che coincide con l'ascesa del monte del Purgatorio. I personaggi quivi trattati sono, così come le tematiche, meno oscuri e ombrosi, ma non per questo meno godibili da parte del lettore moderno. E' ancora fatta l'analisi del peccato e della colpa tipicamente dantesca, e, sebbene il linguaggio della materia trattata sia decisamente più elevato, si riesce ad apprezzare la cantica nella sua totalità. L'edizione Bur è, come sempre, ben fatta, bella da vedere e sfogliare, e con un rapporto qualità-prezzo imparagonabile.
Libertà va cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta." E' un'opera d'arte! A prescindere dallo stile, l'idea è sensazionale! E' qualcosa di inumano :) Sono fiera di dire che Dante era italiano! Io cerco la libertà con la lettura, e questo capolavoro è uno dei mezzi per poter raggiungere la meta! Ogni italiano DEVE leggere la Divina Commedia! Scusate, la recensione non è soddisfacente, ma qualsiasi opinione non sarebbe comunque all'altezza della situazione.
È il secondo dei tre regni dell'Oltretomba visitato da Dante nel corso del viaggio, con la guida di Virgilio. Dante lo descrive come una montagna altissima che si erge su un'isola al centro dell'emisfero australe totalmente invaso dalle acque. Secondo Dante, le anime destinate al Purgatorio dopo la morte si raccolgono alla foce del Tevere e attendono che un angelo nocchiero le raccolga su una barchetta e le porti all'isola dove sorge la montagna. Lo consiglio vivamente!
Recensioni
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