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Divorzio all'italiana di Pietro Germi - DVD
Divorzio all'italiana di Pietro Germi - DVD - 2
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Divorzio all'italiana
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Descrizione


Al ritorno al paese della bella nipote, un barone siciliano, stanco della moglie, progetta di spingere la legittima consorte nelle braccia di un uomo per poi sbarazzarsene coperto dalla legge sul delitto d'onore.
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Dettagli

DVD
Vietato ai minori di 14 anni
8032700998297
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Premi

    1962 - Nastro d'Argento - Miglior attore - Mastroianni Marcello

Informazioni aggiuntive

Cristaldi Film, 2007
Mustang
120 min
Italiano (Dolby Digital 5.1);Italiano (Dolby Digital 1.0 - mono)
Italiano per non udenti; Inglese; Francese
1,85:1
speciale: "Germi e il suo cinema" - "speciale Sandra Milo"; provini; interviste: intervista a Stefania Sandrelli, Lando Buzzanca; foto; manifesto originale

Valutazioni e recensioni

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ILSanto
Recensioni: 5/5

Capolavoro assoluto. Bravi tutti, dal regista agli attori

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A. Lupinacci
Recensioni: 5/5

Il barone Cefalù, stanco della moglie, progetta un modo tutto particolare per sbarazzarsene, poiché il divorzio non è previsto. Sullo sfondo la società meridionale dei primi anni '60, fedelmente ritratta, con le sue usanze da terzo mondo, soprattutto in campo sessuale, anche se il finale è a sorpresa. Il film è un capolavoro.

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Michele Bettini
Recensioni: 3/5

Conoscevo Leopoldo Trieste, un tirchio che si offendeva, giustamente, quando lo definivano "caratterista". Il film denunciava il persistere delle "tradizioni" meridionali, facendo torto ad un Sud devastato dall'Unità d'Itali e che nessuno aveva voluto cambiare. Tuttavia troppo caratterizzato e caricaturato. Un Mastroianni, come al solito di troppo, raccomandato dal fratello che aveva fatto la Resistenza. Il film tuttavia segnalava al momento giusto l'esigenza di introdurre l'istituzione del divorzio, in una Italia rimasta cattolica per 100 anni di troppo.

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Conosci l'autore

Pietro Germi

1914, Genova

"Regista e attore italiano. Frequenta il Centro sperimentale di cinematografia con l'intenzione di diventare attore, ma, dopo essere stato aiuto di A. Blasetti, esordisce nella regia nell'immediato dopoguerra con Il testimone (1945), dando prova di una buona capacità tecnica, confermata anche dal suo ingresso alla Lux. Tra i nuovi talenti della rinascente cinematografia nazionale, è quello che, con ogni probabilità, è meno legato alla lezione neorealista, preferendo rifarsi al cinema statunitense contemporaneo, in particolare ai western delle praterie sconfinate e ai noir delle città claustrofobiche, combinati con temi e situazioni tutti italiani: ecco allora, nel volgere di pochi anni, i giovani gangster di buona famiglia di Gioventù perduta (1947), la Sicilia mafiosa trasfigurata in West...

Marcello Mastroianni

1924, Fontana Liri, Frosinone

"Attore italiano. Si accosta al teatro ancora da studente e nel 1948 è notato da L. Visconti, che lo vuole protagonista dell'allestimento di Un tram chiamato desiderio, da T. Williams, e di diversi ulteriori lavori, preminenti rispetto agli esordi cinematografici cominciati con la piccola parte di un rivoluzionario in I miserabili (1947) di R. Freda. I ruoli immediatamente successivi lo vedono giovanotto seducente e gentile (Una domenica d'agosto, 1950; Le ragazze di piazza di Spagna, 1952, entrambi di L. Emmer) in attesa di tarare una promettente caratura drammatica con C. Lizzani in Cronache di poveri amanti (1953) e con L. Visconti in Le notti bianche (1957), da F. Dostoevskij, in cui dà vita a uno dei più struggenti eroi malinconici del grande scrittore russo prestati...

Daniela Rocca

1937, Catania

"Attrice italiana. Esordisce sul grande schermo alla metà degli anni '50; bruna, prosperosa, tipica bellezza mediterranea, caratterista di un certo talento, si impone con l'interpretazione di ruoli secondari in svariate pellicole in costume come la biblica Giuditta e Oloferne (1959) di F. Cerchio. Nel 1961 viene scelta per interpretare la baronessa Rosalia Cefalù nel grottesco e divertente Divorzio all'italiana di P. Germi accanto a uno strepitoso M. Mastroianni: notevolmente imbruttita, dà vita a un personaggio ingenuo e bisognoso d'affetto che le rassomiglia nella sua fragilità (durante la lavorazione del film tenta il suicidio perché innamorata del regista, gravemente colpito da paresi facciale). Seguiranno pochi altri ruoli importanti e abbandonerà le scene alla metà degli anni '60. La...

Stefania Sandrelli

1946, Viareggio, Lucca

"Attrice italiana. La sua bellezza acerba e provocante, notata a un concorso di miss che vince a soli quindici anni, le fa ottenere un piccolo ruolo in Il federale (1961) di L. Salce. Ma il suo pigmalione al cinema è P. Germi che, prima con la seduttrice fintamente ingenua di Divorzio all'italiana (1961), poi con la giovinetta costretta alle nozze riparatrici da un padre-padrone nella Sicilia arcaica e spietata di Sedotta e abbandonata (1964), ne sfrutta appieno la spontaneità perturbante, adattissima anche alla ragazza senza qualità alla vana ricerca del successo in Io la conoscevo bene (1965) di A. Pietrangeli. Con i lineamenti moderni eppure tradizionali, la languida fisicità esibita a mo' di ironico sfottò, il broncio infantile pronto a cedere il passo a un sorriso disarmante, S. sa farsi...

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