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La donna che canta di Denis Villeneuve - DVD
La donna che canta di Denis Villeneuve - DVD - 2
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La donna che canta
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Descrizione


Quando il notaio Lebel legge a Jeanne e Simon Marwan il testamento della loro madre Nawal , i gemelli restano scioccati nel vedersi porgere due buste, una destinata ad un padre che credevano morto e l'altra ad un fratello di cui ignoravano l'esistenza. Jeanne decide di partire subito per il Medio Oriente per riesumare il passato di questa famiglia di cui non sa quasi nulla. Simon, per quanto lo riguarda, non ha bisogno dei capricci postumi di quella madre che è sempre stata lontana e avara di affetto, ma il suo amore per la sorella lo spingerà presto a unirsi a Jeanne per setacciare insieme la terra dei loro antenati sulle tracce di una Nawal ben lontana dalla madre che conoscevano. Spalleggiati dal notaio Lebel, i gemelli risalgono il filo della storia di colei che ha dato loro la vita, scoprendo un destino tragico marchiato a fuoco dalla guerra e dall'odio e il coraggio di una donna eccezionale.
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Dettagli

Incendies
Canada; Francia
2010
DVD
5051891080270

Informazioni aggiuntive

Lucky Red, 2013
Koch Media
130 min
Italiano (Dolby Digital 5.1);Francese (Dolby Digital 5.1)
Italiano; Italiano per non udenti
Widescreen

Valutazioni e recensioni

4,75/5
Recensioni: 5/5
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Francesco Felici
Recensioni: 4/5

La guerra civile del Libano è il periodo in cui Villeneuve inscena la ricerca di un figlio da parte di Nawal, sua madre (interpretata da Luzan Azabal). La scena iniziale ci introduce al tema della rabbia dell'innocenza tradita, di un bimbo costretto a non essere più tale e a diventare un soldato. La ricerca di Nawal avrà, inaspettatamente successo, ma non starà a lei rivelarci l'identità del figlio ritrovato: alla sua morte infatti, lascia due piste da seguire ai suoi altri due figli, cresciuti in Canada dopo la fuga dal Libano. Saranno loro a scoprire, insieme allo spettatore, una verità terribile e bella, perché resa tale dallo spirito di sacrificio della loro madre. Il film è concentrato sulla dispersione di una famiglia a causa di una guerra; in realtà potrebbe essere una fra le tante guerre che ancora oggi si combattono nel mondo, quindi non vi aspettate una ricostruzione focalizzata sugli specifici eventi del Libano. Villeneuve crea un meccanismo ordinato per arrivare ad una soluzione che ci racconta di quanto grandi e indescrivibili possano essere le responsabilità di una guerra nel far deragliare i percorsi di famiglie e individui. Il bambino della scena iniziale poteva essere sorridente e non adirato, in compagnia della madre e non di soldati, se solo la guerra non avesse distorto il suo mondo. Ma il liberatorio pianto finale del figlio ritrovato dice anche altro: il vuoto dell'odio è nulla di fronte all'amore e al perdono.

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rpedicino
Recensioni: 5/5

Film sontuoso. Villeneuve, sullo sfondo del dramma del Medioriente, con un incedere implacabile, prima sgrana storie di inquietudini morte e abbandono, poi ne ricompone il pezzi secondo logiche narrative ineccepibili ed incalzanti. Fino ad uno dei finali più terrificanti e nello stesso tempo intensi mai visti.

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sandro landonio
Recensioni: 5/5

E' una storia che fa provare sofferenza mentre la si vede svolgere. Si intuisce che pur essendo la trama ispirata alla vita reale di Soura Bechara, diversi altri tragici episodi di contorno possono (debbono) essere accaduti (probabilmente più volte) e ciò fa rabbrividire.Qualsiasi ben architettata sceneggiatura splatter non vale l'arida, brutale verosimiglianza dell'odio etnico dell' essere umano contro l'essere umano. Pensavo che Hotel Rwanda avesse già raggiunto, come rappresentazione scenica, il limite a cui può arrivare la nostra specie, ma mi sbagliavo. Forse in Libano il numero dei morti é minore della tragedia africana, ma che orrore !

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Recensioni

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