L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Brava! Brava da farmi addirittura digerire 203 pagine di scrittura e topiche femminili che mi risultano solitamente indigeste e volentieri evitabili. Sarà stato lo stile, il lessico antico, non so... a me è piaciuto pure (cosa strana!) nel melodramma e a prescindere dai contenuti cosidetti femministi che, francamente, i cosidetti me li hanno fracassati già da un po', però vale comunque la pena mettere solo qualche riga, sottolineando che è una consapevolezza pensata e datata 1902: «Perché nella maternità adoriamo il sacrifizio? Donde è scesa a noi questa inumana idea dell'immolazione materna? Di madre in figlia, da secoli, si tramanda il servaggio. È una mostruosa catena. Tutte abbiamo, a un certo punto della vita, la coscienza di quel che fece pel nostro bene chi ci generò; e con la coscienza il rimorso di non aver compensato adeguatamente l'olocausto della persona diletta. Allora riversiamo sui nostri figli quanto non demmo alle madri, rinnegando noi stesse e offrendo un nuovo esempio di mortificazione, di annientamento. Se una buona volta la fatale catena si spezzasse, e una madre non sopprimesse in sé la donna, e un figlio apprendesse dalla vita di lei un esempio di dignità? [...] Per quello che siamo, per la volontà di tramandare più nobile e più bella in essi la vita, devono esserci grati e figli, non perché dopo averli ciecamente suscitati dal nulla rinunciamo ad essere noi stessi...» Ma soprattutto qualcosa mi ha dannunzianamente catturato proprio in senso letterario col suo abile e convincente modo di scrivere, di porsi con enfasi e senso del tragico che mi hanno quasi totalmente conquistato, cosa in cui hanno clamorosamente fallito la madonna trafitta de Bouvoir e la furba, pseudo-scrittrice Ginzburg. Incuriosita per via della sua brevissima e tormentosa storia di amore e di tenebra con il poeta Dino Campana così ben 'ricostruito' da Sebastiano Vassalli ne 'La notte della cometa', arrivo a lei e scopro una rara intelligenza femminile e me ne compiaccio.
Un must della letteratura italiana soprattutto per i temi trattati, tutt'ora attuali. L'unica cosa che mi ha lasciato perplessa è lo stile, seppur carico di emozione e sentimenti, l'ho trovato un pò stancante da leggere nonostante ciò potrei chiudere un occhio.
Questa intensissima lettura risale allo scorso agosto e credo che la ricorderò negli anni per avermi infuso un coraggio e una forza insperati. . Questo romanzo della Aleramo - un'autobiografia tra le più struggenti del suo tempo e non solo - risale al 1907. Cento anni e più sono passati ma lo si percepisce a tratti solo dal lessico polveroso e dalle lunghe subordinate mentre l'autorevolezza del tema non ha età. Cosa vuol dire essere donne, figlie, spose, amanti, madri, oggi come ieri? Quali compromessi occorre accettare e quali respingere con forza? A quale parte di sé si rinuncia nello sforzo di un amore superiore e perché alla maternità associamo il sacrificio? Ne scriveva molto bene anche Natalia Ginzburg in un suo saggio, constatando come la coscienza del baratro ''cadere in un pozzo'' fosse intimamente connessa con il concetto stesso di femminilità: una sensibilità che diventa un giogo e una schiavitú. In questo piccolo mattoncino emotivo Sibilla ci mostra che é possibile spezzare la catena.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore