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Totò e Vittorio De Sica in stato di grazia. Film divertente ricco di equivoci. Divertente e girato benissimo dal grande Corbucci. Film da vedere e rivedere.
l film fu girato in gran parte nel comune di Castel San Pietro Romano, a circa quaranta chilometri da Roma. In un primo momento il film doveva narrare le rivalità tra un maresciallo della pubblica sicurezza e uno dei carabinieri impegnati nella stessa indagine. La censura non lo permise e costrinse gli autori a cambiare totalmente storia.[1][2] Durante la prima settimana di lavorazione del film il regista Sergio Corbucci era impegnato su due fronti: la mattina era sul set per concludere le riprese del film Romolo e Remo e il pomeriggio girava I due marescialli; lo stesso capitava a Vittorio De Sica che di mattina era impegnato con le riprese di Boccaccio '70 e il pomeriggio girava con Totò.
Altra ottima prova di Sergio Corbucci nella direzione di due mostri sacri del nostro cinema . Il meraviglioso De Sica,che dopo gli Oscar alla regia , pressato anche da problematiche economiche accetta partecipazioni in film,come attore ed in cui spesso regala caratterizzazioni meravigliose ( si pensi al ruolo di maresciallo nella saga PANE AMORE E....) . Qui e' un maresciallo della Benemerita che entra in contatto con un ladruncolo,tale Capurro, che nell'evolversi della trama, si trova ad impersonare proprio il maresciallo Cottone,ossia De Sica . Tralasciando la trama per non svelare nulla, merita un plauso l'esibizione di Toto' in un meraviglioso "pernacchio" ad un ufficiale tedesco(impersonato dallo stesso attore presente ne " I due colonnelli" . La coloritura,la forza dirompente e dissacrante di tale pernacchio,non puo' non riportare alla memoria quello altrettanto mimico di Eduardo De Filippo ,come don Ersilio Miccio, ne "L'oro di Napoli". I due grandissimi amici accomunati anche in questa espressione ,forse massima, di dileggio nei confronti dei prepotenti e potenti .... di tradizione partenopea .
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