In genere non amo le biografie ma “Elisabetta I” di Richard Newbury è davvero un libro ben fatto e che ho trovato particolarmente interessante. L’autore analizza la vita della Regina attraverso varie aneddoti che arricchiscono la narrazione, non solamente attraverso le vicende più conosciute. Il tema fondamentale del libro è la rinuncia; Elisabetta infatti ha dovuto rinunciare ai suoi amori, alla sua giovinezza e alla sua stessa vita per diventare la sovrana che ha permesso alla Gran Bretagna di diventare la più grande potenza mondiale dell’epoca.
Elisabetta I. Una donna alle origini del mondo moderno
Un ritratto - affettuoso e pieno di humour - della grande Elisabetta, sovrana regnante che rifiutò di diventare regina consorte, massimo monarca inglese di ogni tempo. Ereditato un paese sull'orlo della guerra civile e di religione, Elisabetta regnò per quasi mezzo secolo facendo la differenza: pacificò e fece della debole Inghilterra cattolica una potente nazione protestante - la cui chiesa è oggi la terza tra quelle cristiane -, con il primo governo parlamentare dell'era moderna nonché una marina, una City e una lingua destinate a conquistare il mondo. Di questa madre del mondo moderno, scomunicata da Pio V, papa Sisto V disse: "Guardate come governa! È solo una donna, solo la signora di mezza isola eppure si fa temere da tutti".
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Autore:
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Editore:
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Edizione:2
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Anno edizione:2011
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Concetta Orefice 01 dicembre 2017
una donna che ha fatto del potere, del regno il suo unico amore, criticata perchè non si è mai sposata, criticata perchè una donna al potere, non poteva identificarsi con la figura del regnate che doveva essere identificata in un uomo, ma la sua longevità e il successo del regno sono dovute al fatto che ha saputo mediare tra figura di donna e di "re". Solitamente si pensa che le biografie, soprattutto quelle riguardanti un regnante possano essere noiose e pesanti. Questa è tutt altro che noiosa, molto ironica e leggera.