Emma

Durante la lettura di questo favoloso romanzo, non ho potuto fare a meno di stupirmi circa la sua contemporaneità; innanzitutto ho subito fatto un paragone (azzeccato?) con la serie TV “How I met your Mother”, in cui il protagonista Ted racconta ai figli un’eccezionale serie di avvenimenti solo per giungere alla spiegazione di come abbia conosciuto loro madre, come suggerisce il titolo. Analogamente, il romanzo della Austen ha il fine di narrare il radicale cambiamento della protagonista Emma da convinta nubile a felice sposa, ma nel mentre spazia tra una vastissima gamma di altri innamoramenti, grandi incomprensioni e misteriosi sotterfugi, tanto che il lettore finisce col pensare che alcune scelte, come la decisione di Emma di diventare confidente e “consigliera” per la giovane Harriet, andassero proprio evitate, ma alla fine dei conti tutto è predisposto per migliorare il difficile carattere di Emma. Un altro elemento di modernità è il “friend-zonamento”, di cui la protagonista fa uso sia nel caso delle avances poco gradite da parte del signor Elton, sia più avanti con Frank Churchill che le decide di voler vedere come un amico, al fine di indirizzare le attenzioni di lui verso Harriet.

Emma è un romanzo straordinario, in cui lo stile inconfondibile della Austen si fonde con una protagonista differente da tutte le altre eroine dei più famosi "Orgoglio e pregiudizio" o "Ragione e sentimento". Emma Woodhouse, infatti, è una delle poche donne austeniane a non avere problemi economici e perciò, al posto di cercare un unione matrimoniale conveniente per se stessa, si diverte a sponsorizzare matrimoni fra tutti i suoi conoscenti, creando il più delle volte situazioni imbarazzanti o ambigue. Nonostante il romanzo sia abbastanza lungo la scrittura è scorrevole e sicuramente gli amanti della Austen non potranno che divorare anche questa ulteriore prova di brillantezza della scrittrice. L'edizione, nonostante non sia estremamente curata dal punto di vista estetico, è abbastanza pratica e comoda da leggere e contiene anche un segnalibro al suo interno. Consigliatissima la lettura e anche la visione del film ispirato dal romanzo, con Gwyneth Paltrow e Jeremy Northam, fantastico nei panni di Mr Knightley.

L'ennesimo capolavoro della Austen. Per la prima volta pero' l'autrice sceglie come sua eroina una fanciulla molto bella, non piu' quindi una protagonista costretta a dimostrare il proprio valore per supplire alla mancanza di grazia. I dialoghi tra Emma e il signor Knightley sono brillanti, le avventure del reverendo Elton a dir poco esilaranti, e in breve ci si immedesima nelle gioie e preoccupazioni della nostra eroina, il tutto condito dallo spirito critico della Austen che non risparmia al lettore una descrizione quanto mai sincera e fedele della societa' dell'epoca. Piccolo neo: districarsi tra le varie parentele e' una vera impresa, ma forse anche questo e' un segno distintivo della Austen, non si puo' non amarla.