Ernestine

Un tenero amore tra due giovani di diversissima estrazione sociale, Ernestine e il marchese Clémengis, che rischia di essere distrutto dalle maldicenze e dai pregiudizi di una società benestante che vede il male anche dove non c'è. Ernestine, orfana e povera, è accusata, ingiustamente, di essersi concessa, per brama di denaro e di lusso, alle voglie del ricco marchese. Questa accusa getta Ernestine nel pianto, nello sconforto e nella disperazione. L'autrice, di fronte all'infelicità della giovanissima innocente, scrive. " Il benessere ci appare uno stato naturale e la sua interruzione ci disturba, ci agita; l'infelicità ci istruisce, allarga la nostra mente, rende la nostra anima inquieta e lo spirito attivo, perché il dolore ci fa cercare in noi stessi le forze per sopportarlo, o le risorse per liberarcene."

L'ho appena finito. È in romanzo delizioso, con una storia d'amore dolce e tenera. I protagonisti in alcuni punti mi hanno ricordato Jane Eyre e il signor Rochester. Mi è piaciuto molto anche lo stile. Sarebbe bello conoscere altre opere di questa autrice.

Ho scoperto questo delizioso libricino grazie alla rubrica letteraria di Vanity Fair. E' un romanzo breve che si legge con piacere. Certo, ai nostri occhi di lettori moderni questa storia d'amore dimostra tutti i suoi duecento anni. Non è Jane Austen ma è comunque gradevole e leggero, nel senso migliore del termine. Mi piacerebbe poter leggere altri libri di questa scrittrice del Settecento.