L' estate fredda

Sono leggermente in difficoltà. Ci sono aspetti che gradisco, altri meno. E nello stesso contesto narrativo. Prendiamo ad esempio la scelta di presentare la deposizione di uno dei personaggi chiave sotto forma di verbale giudiziario ("a domanda risponde", per intenderci): il contenuto di tali deposizioni è molto interessante, perché offre uno spaccato dell'organizzazione malavitosa pugliese, descrivendo riti, abitudini, titoli. Cose sicuramente vere, perciò ancora più intriganti. La forma espositiva statica, di contro, riduce l'intensità e affievolisce le emozioni. L'esagerata tristezza interiore di Fenoglio cozza con gustose scenette di vita popolare. Inoltre, senza voler fornire anticipazioni, la chiave risolutiva del caso arriva un po' troppo per caso (per i miei gusti)... Vero è che il romanzo si legge con la consueta facilità e questo resta un pregio costante dell'autore... In definitiva l'unico precedente con Fenoglio protagonista era targato mezza stella in meno, dunque, pur nella incertezza del giudizio complessivo, registro un avanzamento e sicuramente alcune serate primaverili allietate da piacevoli letture.

Un romanzo giallo, un intreccio da risolvere, una storia attuale un pò romanzata. Il maresciallo Fenoglio dovrà entrare nella testa dei criminali e ragionare come loro per risolvere questo caso, e ci riesce tenendo il lettore incollato al libro fino alla fine. Il caso verrà risolto attraverso indagini che esulano da quelle ufficiali e che lo conducono lentamente alla verità, grazie al suo intuito ma in particolare, al suo essere riconosciuto come uomo giusto, degno di stima e di fiducia, a cui rilasciare informazioni confidenziali. La verità che salta fuori è come una doccia fredda, per questo un'estate calda e torrida si trasforma in un'estate fredda.

Carofiglio ti entra nel cuore con la sua scrittura e con la sua capicità di riportarti in quei luoghi che da sempre conosci e nei quali volentieri ritorni. Fenoglio è un piemontese in Puglia, carabinere per caso, persona colta, sensibile e riflessiva, spera e combatte per un mondo migliore ma sente la difficoltà e l’impossibilità della divisione del mondo nella categoria dei buoni e dei cattivi. La vita è fatta di compromessi e situazioni che a volte richiedono di sacrficare il proprio senso dell’etica e del dovere per un fine più grande; perchè il confine tra il bene ed il male è estremamente labile, a volte impercettbile e la realtà non è tutta bianca o tutta nera ma è composta da tante sfumature di grigio.