L' estate in cui accadde tutto

Un Bill Bryson in gran forma prende a pretesto la trasvolata di Charles Lindberg per delineare un quadro accuratissimo e dettagliato della storia americana tra gli anni venti e gli anni trenta. Dal baseball alla mafia, dal cinema alla politica una carrellata di eventi e personaggi indimenticabili ( nel bene come nel male). Molto particolare la sua posizione sul caso Sacco e Vanzetti, che mi ha lasciata con un po' di amaro in bocca. Nonostante il volume sia corposo , lo si legge d'un fiato, spinti dalla passione dell'autore e dalla nostra curiosità.

L'autore ci narra da par suo l'America del 1927 coinvolgendoci in una carrellata che include baseball, pugilato, politica, musica, teatro, cinema, fatti di cronaca, invenzioni oltre ovviamente alla prima, mitica trasvolata atlantica compiuta da Lindbergh in condizioni a dir poco incredibili. Testo piacevole con un'unica pecca, costituita dal numero esagerato di nomi, date, numeri e statistiche a cui Bryson non riesce a rinunciare. Complessivamente una lettura molto interessante che ci fa capire cos'era l'America di quegli anni con la sua vitalità, il suo slancio verso il futuro ma anche con le sue storture, il suo razzismo e le leggi assurde come il Proibizionismo. Lettura consigliata che cattura l'interesse e fa riflettere.

Andandosi a rileggere i giornali dell'epoca, Bryson ci racconta l' America del 1927. Protagonista assoluto è Lindberg con il suo volo New York-Parigi ma anche le vicende successive. Poi ci sono Sacco e Vanzetti, il proibizionismo, il baseball, il pugilato e tanto altro ancora. Alla fine del libro si sono imparate tante cose sull' America degli anni venti. Divertimento intelligente.