L'estetica musicale di Morton Feldman

Un libro sulla musica che nel cercare di decifrare il senso di quella che Feldman chiama "abstract experience", affronta l’inafferrabile argomento del compositore solo di fronte alla propria opera. Con esemplare chiarezza, Marco Lenzi giunge a quel 'limite' posto tra ciò che appartiene alla giurisdizione della logica, della razionalità, dell’esperienza concreta delle cose e dei confini e ciò che appartiene alla giurisdizione del silenzio, dell’arte e della creazione. Leggendo il libro, ad esempio, si capisce cosa significhi, nell'estetica di Feldman, che un’opera d’arte "non è la realizzazione di un processo" ma "l’impronta dell’atto creativo" o che l’immaginazione si basa su una "grammatica costruttiva" ben distinta dall’eperienza astratta. Queste e altre riflessioni estetiche sono trattate con misura e chiarezza estrema, con concretezza e senza eccessive derive filosofiche e musicologiche. Eppure con profondissima e composta competenza. Con un rispetto esemplare verso Feldman e verso la musica.