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FILMS BELLISSIMO STUPENDO X NIENTE DI PAURA MA Fà RIFLETTERE MOLTO
Si gioca alla pari con L'Esorcista il titolo di miglior film horror relativo al tema "possessione". La trama è solida, gli attori credibili e in forma, la rappresentazione delle scene "horror" - davvero inquietante e tetra - trova la sua massima espressione nella scena della verità, quando i sei demoni si rivelano uno dopo l'altro, attraverso le espressioni di dolore e la faccia trasfigurata di Jennifer Carpenter (che recita benissimo). Un film che fa riflettere, un film che narra una vicenda che nella sua sovrannaturalità è assolutamente verosimile. Senza dubbio da consigliare.
Scott Derrickson conferma maestria e competenza. La storia di Emily Rose è una di quelle vicende etichettate come tratte da un fatto realmente accaduto a cui è difficile credere ciecamente. E' una di quelle storie che smuovono le coscienze e che scuotono le fondamenta di una fede. La tragedia vissuta da Emily Rose, narrata prima nell'agghiacciante libro di Goodman (intitolato The Exorcism of Anneliese Michel, il vero nome della ragazza) e successivamente nella sua trasposizione cinematografica, è una di quelle storie di cui la chiesa cattolica farebbe sicuramente a meno, in quanto rischia di minare uno dei suoi fondamenti dogmatici ovvero la lotta contro l'Anticristo. L'affermazione dell'esistenza del Diavolo non fa altro che attestare l'esistenza di Dio. L'uno non potrebbe esistere senza l'altro: come il giorno senza la notte, così il bene senza il male. L'esorcismo è da sempre illustrato dal Vaticano con estrema cautela e circospezione (spesso non aiutata da alcuni suoi preti esorcisti; vedi il caso Milingo) e nello stesso tempo è sempre stato un argomento favolistico di grande presa su narratori e pubblico. La parte che più funziona di questo film è l'aspetto orrorifico, e il merito è della scelta registica che non si è avvalsa di effetti speciali che andassero oltre i limiti del possibile. Membra contorte, pupille dilatate e mandibole lussate; ma niente vomito verde che scioglie i mattoni né ali nere né eserciti di demoni. Il senso di inquietudine dei personaggi coinvolti oltrepassa lo schermo, come pure il dubbio se ciò che è narrato sia davvero manifestazione del soprannaturale o solo una malattia mentale sfociata in tragedia. Cose incerte, che forse non hanno una ragione, come un orologio che si ferma alle tre in punto della notte.
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