L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L’amara requisitoria di Ermanno Rea nei confronti di un paese ipocrita e sguaiato prende in considerazione quattro tappe: la prima è rappresentata dallo strangolamento nella culla dell’uomo nuovo sbocciato dalla civiltà rinascimentale, operazione attuata dalla Controriforma e dall’oscurantismo che da lì originò prolungandosi nei secoli. Il secondo passaggio denuncia le responsabilità della mancata unità d’Italia; poi, il regime fascista che fece dell’obbedienza al duce un caposaldo ideologico. Infine gli anni a cavallo fra i secoli XX e XXI, nei quali un intero popolo è stato plasmato, nella coscienza e nella mente, dal proprietario di invasive TV private che hanno orientato i comportamenti di massa. E in ciascuna di queste fasi la Chiesa ha giocato un ruolo attivo e regressivo. Questo quadro plurisecolare ha modellato un Paese nel quale l’obbedienza, il servilismo, l’opportunismo e la smania di salire sul carro dei vincitori costituiscono moneta corrente. L’analisi risente delle approssimazioni e dei limiti insiti in tutte le generalizzazioni – le medesime di Leopardi, Revel e Montesquieu che le argomentarono in maniera rozza e talora goffa – ma fornisce anche riflessioni brillanti e spunti felici. In uno degli ultimi capitoli Rea ci regala un sogno fatto sull’onda della rivisitazione di un suo romanzo e delle suggestioni colte in una recensione di Marco Revelli: una prospettiva politico-culturale forse naif, utopica, impraticabile ma certo suggestiva e affascinante.
Ingredienti: una riflessione amara sui peggiori difetti degli italiani, pochi esempi di liberi pensatori in un popolo di fedeli obbedienti e devoti servitori, un interessante parallelo tra la disobbedienza di Giordano Bruno e la sfrontatezza del Caravaggio, una sottomissione furbesca e supina che dalla religione si è estesa nei secoli alla politica. Consigliato: a chi vuol approfondire i tanti danni fatti dalla Controriforma sulla società italiana, a chi vuole scoprire nel passato i semi infetti da cui è nato l'albero rigoglioso del berlusconismo.
No. Non sono d'accordo. Sono uno di sinistra e sono arrabbiato, ma questo libro semplifica e banalizza. Ci sono anche troppi luoghi comuni. Non è in questo modo che si guarisce delle nostre malattie. Preferisco molto di più il Rea di Dismissione e Mistero napoletano.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore