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Paolo Virzì si conferma uno dei registi italiani più brillanti con questa commedia fresca, divertente, ironica e "sempre verde" nella sua piacevolezza. Ho visto il film molte volte, ma non mi stanco mai di rivederlo e mi dispiace che quest'estate nessun canale televisivo l'abbia trasmesso. Film corale che illustra due diversi modi di essere italiani, un'Italia ricca di dualismi, come quello della politica di destra e di sinistra. I personaggi sono rappresentati molto bene, bravi e divertenti tutti gli attori, perfino Sabrina Ferilli (non capisco su quali basi molti ancora paragonano la Ferilli alla superba Anna Magnani), carismatico Silvio Orlando, brava Laura Morante, anche se interpreta sempre lo stesso personaggio (la stessa parte l'ha avuta in Ricordati di me e in L'amore è eterno finchè dura) di donna fragile, insicura ed isterica, brava anche Antonella Ponziani che interpreta "la ragazza perduta", ecc... Mi è piaciuto molto come è stato costruito il finale del film, per molti il giorno di Ferragosto è di partenza, ma anche di rientro dalle vacanze, nel quale ci si scontra con quella realtà quotidiana che è stata momentaneamente abbandonata, ma che appartiene ad ognuno di noi, il tutto impreziosito dalla bellissima cornice dell'isola di Ventotene.
Se non altro mi sono divertito. Buono l'accostamento destra sinistra in un momento in cui non era così duro lo scontro. Primo Berlusca. Divertenti tutti i personaggi e bravi gli attori. Meno di altri la Ferrilli che se non fosse la Ferrilli (fisicamente parlando) ma la Ponziani probabilmente non reciterebbe nemmeno. Ho gradito l'interpetazione del "latin lover" de noantri di Gigio Alberti.
A me, personalmente, non è piaciuto. Non ci sono molti spunti divertenti, ma solo il voler far apparire la nostra società come se fosse totalmente priva di valori. Virzì, in questo, credo che sia molto abile, come ha dimostrato anche nell'ultimo film "Tutta la vita davanti". Non mi trovo d'accordo con il signore che ha definito il personaggio interpretato da Fantastichini come vitale e simpatico. Simpatico poi...è semplicemente una carogna, un delinquente che sottomette psicologicamente l'amico. E' un personaggio di una bassezza morale enorme, altro che vitale e simpatico. Fra l'altro non gli affibbierei nemmeno l'aggettivo "di destra". E' vero che il buon Virzì ha bene in mente le due categorie: destra e sinistra. Dunque, il personaggio di destra è: vitale (irrequieto direi meglio), carogna, superficiale, ignorante (da ignoscere), senza valori alti, imbevuto di televisione, irrispettoso della quiete pubblica, irrispettoso dell'ambiente, tiranno, meschino, sciupafemmine, vigliacco, razzista et cetera...mentre quello di sinistra è: simpatico, ecologista, libero, nevrotico, naturista, cannaiolo, intelligente, filosofo, acculturato, capace di credere in alti valori, tollerante et cetera... Ecco, queste categorie, Virzì, potrebbe tranquillamente impachettarsele e tenersele per sé e gelosamente custodirle in un qualsivoglia posto di sua scelta. Nel film traspare evidente, a mio giudizio, la decadenza della nostra società. L'atteggiamneto di destra, secondo le categorie enunciate prima, risulterebbe quello vincente e, per contro, l'atteggiamneto di sinistra, seppur pieno di valori, sarebbe quello perdente. Virzì ce lo fa capire. Non c'è più speranza, chi coltivava alti ideali è destinato a perdere. E' ineluttabile. La società è allo sfascio. Sarà, forse, anche vero, però ognuno, lontano dalle categorie, può sempre fare qualcosa, per sé e per gli altri costruendo qualcosa non distruggendo e dividendo in categorie.
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