I figli del tempo

Libro straordinario sia per tecnica narrativa che per contenuti. Quasi ogni capitolo c'è un cambio netto di prospettiva. Il libro diventa così un'avventura stimolante che ti cattura senza pause. La storia è avvincente ma soprattutto quella che cattura è Porzia! Lo sviluppo delIa società dei ragni intelligenti è il vero punto di forza del romanzo. Speriamo in una prossima pubblicazione dei seguti

Finalmente un po' di fantascienza secondo i canoni classici. Si c'è anche qualcosa della 'space opera' in questa avventura che si dipana per centinaia di migliaia d'anni nello spazio profondo, ma c'è molto dei problemi di fondo della società attuale: la devastazione del pianeta e l'incapacità/impossibilità di uscire da questa logica suicida - il mondo diviso tra fazioni di guru e di tecnici - l'imbarbarimento dei costumi e la vita umana senza valore - il mito dell'età dell'oro tecnologica in termini tuttavia di distopia - c'è persino qualcosa delle guerre spaziali e del conflitto tra umani e alieni (ma chi dei due sarà il più umano?). Un buon libro che coniuga con qualche spunto originale due temi forti della fs: la fine dell'umanità e la terraformazione dello spazio ... ambedue falliti per fortuna e non vado oltre per non rivelare troppi dettagli! Insomma il lunghissimo viaggio della 'Gilgamesh' col suo carico più e meno ibernato (più e meno consapevole, più e meno umano, più e meno aracnoide) si incrocia col viaggio di Hal (si, proprio lui, quello di 2001, depositario di due follie, la cibernetica e la umana) e con tantissime altre storie già lette, già viste ... compresa la saga del 'pianeta delle scimmie! Interessante comunque il gioco delle contaminazioni (ben più articolato di quanto io lasci supporre) che in qualche modo mi ha fatto pensare a Tchaikovscky come a un emulo (nella letteratura fs) della cinematografia di Tarantino e dei suoi straordinari giochi di rimando, rivisitazione, citazione. Perchè 4 stelle solo? per la prolissità eccessiva che mi ha fatto rimpiangere i tempi di Urania quando Fruttero&Lucentini a forza di sforbiciate riuscivano a trasformare qualche modesto mestierante in autore apprezzabile (per qualche settimana)! Ma a parte questo, la fantascienza di Adrian Tchaikovsky è certamente un'ottima fs.

Coinvolgente Space Opera come non ne leggevo da tempo. Tchaikovsky riesce a trasportare il lettore fino ai confini dell'universo dove assisteremo, in maniera dettagliata, alla nascita di una nuova civiltà. Nel mentre saremo partecipi del lento declino dell'equipaggio di una delle ultime Navi-Colonizzatrici provenienti da una Terra oramai invivibile. Lo stile di scrittura e la traduzione sono davvero ottimi e fin da subito la curiosità si alimenta a man mano che si prosegue nella lettura, ogni personaggio è ben descritto e con una propria personalità. Di sicuro è un romanzo che non deve mancare a chi ama la Space Opera!