(Modena 1822 - Milano 1889) commediografo italiano. Si rifece alla tradizione goldoniana, ma con un’abilità tecnica e un senso scenico che lo distinsero dagli altri epigoni. I suoi testi più noti sono Goldoni e le sue sedici commedie nuove (1851), considerato il suo capolavoro, e La satira e Parini (1856). Nelle opere più tarde (Il duello, 1868; Il suicidio, 1875) prevale invece l’influsso del teatro a tesi francese, con esiti per lo più declamatori.