Basso-baritono. Fin dal suo debutto, avvenuto nel 1949 con il Matrimonio segreto, mise in luce la vena comica della sua arte, tutta giocata sull'intelligenza del fraseggio e su una gestualità irresistibile ma mai volgare. Per oltre quarant'anni fu un modello di interpretazione del basso buffo nel repertorio sette-ottocentesco (Mozart, Rossini); nonostante l'esigua timbratura vocale, dal 1962 si impose anche nei ruoli drammatici dell'opera romantica italiana (Germont, Iago, Rigoletto ecc.).