"Regista inglese. Pioniere del teatro sperimentale, prima in Inghilterra e poi a Parigi, si dedica occasionalmente anche al cinema. Dopo un cortometraggio realizzato quando è ancora studente e quando ha già debuttato come regista teatrale, dirige L. Olivier in Il masnadiero (1953) che trae dalla Beggar’s Opera di J. Gay. Qualche anno dopo firma la regia di Moderato cantabile (1960), lungo monologo interiore tratto da un romanzo di M. Duras, e di Il signore delle mosche (1963), da W. Golding, in cui utilizza attori non professionisti e due camere a mano. In seguito, traspone per lo schermo opere già realizzate a teatro (Marat-Sade, 1967, dal dramma di P. Weiss; Re Lear, 1971; La Tragédie de Carmen, 1983). Ispirandosi al misticismo orientale, realizza quindi Meetings with Remarkable Men (Incontri con uomini notevoli, 1979), dal libro di G.I. Gurdijeff, e Il Mahabharata (1989), versione cinematografica del kolossal teatrale tratto dall’antico poema epico indiano e adattato dallo stesso Brook con J.C. Carrière. In Riccardo III - Un uomo, un re (1996) di A. Pacino, interpreta sé stesso. "