La follia

Nell'Europa di metà Settecento la città di Napoli, da poco tornata capitale di un regno indipendente, è pervasa dal fervore architettonico di Carlo di Borbone e allietata dall'eccellenza delle sue scuole di musica e di canto, in un'atmosfera di moderato riformismo e di grande vitalità culturale. Giacomo ed Elisabetta, giovani rappresentanti della recente nobiltà di toga, partecipano con entusiasmo alla rinascita in atto, nonostante il conservatorismo prevalente, che vedono impersonato dai coetanei figli di un marchese della più antica nobiltà di spada. L'aspirazione di Giacomo alla carriera diplomatica e la predilezione per i suoi risvolti segreti trovano alimento nella guerra appena scoppiata e in un misterioso disegno, che rimanda alle regge europee e all'interpretazione matematica della complessa simbologia di una splendida cappella.