Fotografie del mondo perduto

Tradotto per la prima volta in italiano a 70 anni dalla sua prima pubblicazione, questo libro segnò nel 1955 il debutto di Lawrence Ferlinghetti come poeta e al tempo stesso la nascita della casa editrice di culto City Lights, di cui questo è stato il primo titolo. Lawrence Ferlinghetti, oltre che poeta e editore, è stato anche pittore, traduttore (tra gli altri, di Pasolini e Prevert), attivista e animatore culturale della Beat Generation: amico, scopritore e mentore di Allen Ginsberg, Jack Kerouak, Gregory Corso e molte altre voci letterarie, ne diff use l’opera a partire dagli anni Cinquanta, creando un movimento che andò ben oltre la letteratura, incentrato su ambientalismo, anticapitalismo, pacifismo, psichedelia. Come ricorda Ferlinghetti in una nota a questa edizione celebrativa: «Ho scritto le ventisette poesie di questo libro durante un brevissimo periodo a San Francisco, subito dopo aver trascorso quattro anni in Francia come veterano della seconda guerra mondiale». Ogni poesia è una «istantanea», in cui un’immagine, una frase o un gesto sembrano creare un mondo a sé, con un tono ora nostalgico e commovente, ora ironico e divertito. Un libro che mancava e che appassionerà i fan di Ferlinghetti, o che permetterà a chi ancora non lo conosce di avvicinarsi per la prima volta alla sua produzione poetica.