Fuori da un evidente destino

Il protagonista è un uomo nato da padre bianco e da madre appartenente all'etnia degli Indiani d'America, quindi un uomo né bianco né rosso, tra l'altro con l'occhio sinistro nero e l'occhio destro verde azzurro. Un uomo per il quale l'unica regola valida è quella dell'altrove, espressione che è una splendida sintesi della sua inquietudine. Bel romanzo. Bell'autore. Bella scrittura. Bel protagonista. Ho decisamente apprezzato questa storia e tutta l'emotività che porta con se ed ho anche apprezzato il ritratto dei personaggi minori, l'attrice e la mamma, la donna cangiante.

Non sono mai stata particolarmente interessata alla cultura degli indiani ma dopo aver letto Io uccido non potevo non precipitarmi immediatamente in libreria e comprare il nuovo romanzo. E in seguito dopo aver letto tutti i romanzi di Faletti posso affermare che "fuori da un evidente destino" è in assoluto il mio preferito. Si discosta dal suo stile ma coglie dritto nel segno, ti fa rimanere incantata, ti permette di fare un percorso interiore, di riflessione profonda un pò attraverso l'atmosfera magica della storia un pò attraverso il racconto di esperienze quasi soprannaturali. Per me è un libro catartico, entusiasmante a forza di leggerlo ho lasciato sulle pagine la mia impronta. In assoluto la mia lettura preferita! Non mi stanco mai di ricominciare a leggerlo!

NON è il solito faletti dei primi romanzi... anzi spesso non sembra nemmeno il genio che ha scritto io uccido. eppure stavolta faletti ci propone un mediocre romanzo dai contorni un pò troppo sovrannaturali... peccato!