Il garofano rosso
di Elio Vittorini
Siracusa, anni venti. Alessio e Tarquinio sono due ragazzi a cui scuola e famiglia non hanno dato punti di riferimento: aderiscono con entusiasmo alla prima fase antiborghese e rivoluzionaria del fascismo. L'iniziazione alla vita adulta li porta a sbandare tra l'amore per Giovanna, la compagna di scuola schiva e austera, e quello per Zobeida, la prostituta misteriosa e affascinante. Ma anche a mettere da parte i sogni di ribellione per una vita più borghese o ascetica. Il primo romanzo di Vittorini, censurato negli anni trenta per le tematiche fortemente sessuali e per le implicazioni politiche, e pubblicato nel 1948, è diventato dal dopoguerra ad oggi il documento più autentico di un'epoca e di una trasformazione generazionale, dal furore illuso giovanile al brusco risveglio a fronte della violenza e ferocia del fascismo.)
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