Genius After Hours

Gli album di Ray Charles non possono assolutamente mancare nella collezione di nessun appassionato di jazz degno di questo nome, una verità che non ammette né se né ma. Nonostante questo, alcuni puristi del jazz tendono a dimenticarsi di questa ovvietà a causa delle numerose incursioni in altri ambiti, come le ballate romantiche, il country, il western e il R&B, che The Genius fece nel corso di una carriera durata sessant’anni ricche di grandi soddisfazioni (anche di natura economica). Per questa registrazione in studio realizzata per la Atlantic Records, il celebre producer Neshui Ertegun radunò intorno a Ray Charles una band di altissimo livello, che comprendeva tra gli altri il tenorsassofonista David Newman, il batterista Joe Harris e addirittura il contrabbassista Oscar Pettiford. A tutti bisogna poi aggiungere lo stesso Ray Charles, che era un eccellente pianista jazz. Nel corso delle sessioni di registrazione nello studio si respirò blues allo stato puro in un’atmosfera piacevolmente rilassata, come del resto era naturale attendersi. I musicisti giunsero nello studio di registrazione dopo un concerto che li aveva lasciati esausti e completamente privi di energia: tutti erano nello spirito più autentico del blues e suonarono un blues destinato a entrare nella leggenda. Persino un celebre standard come “The Man I Love” di George Gershwin venne trasformato in una vera e propria elegia. Solo “Ain’t Misbehavin” – in una lettura che ricorda più la versione di Earl Hines che quella di Fats Waller – e “Charlesville, un blues dall’incedere particolarmente veloce vennero eseguiti con un tempo sensibilmente diverso. The Genius After Hours può essere considerato come una sorta di autoritratto, che consente di apprezzare le doti meno conosciute di un artista eccezionale, che dominò il panorama della musica – non solo jazz – della seconda metà del secolo scorso. Questo album è in grado di garantire un ascolto di straordinaria piacevolezza a tutti gli appassionati di jazz, soul, blues, R&B, country, western, pop, funk…. e qualunque altro genere vi venga in mente, visto che Ray Charles seppe eccellere in tutti i generi a cui si dedicò. Registrazione mono effettuata nell’aprile del 1956 e nel settembre del 1957 a New York City. Producer: Nesuhi Ertegun e Jerry Wexler.