Ognuno dei quindici racconti da cui è formato questo romanzo è un’istantanea sulla condizione dell’uomo con le sue miserie, le sue sofferenze e contraddizioni. I personaggi si muovono nella Dublino del secolo scorso e sono accomunati da un’apatia, un’incapacità di prendere le redini della propria esistenza, dall’improvvisa consapevolezza della caducità della vita e dell’inevitabilità della morte. La narrazione di Joyce è assolutamente priva di qualsiasi elemento possa costituire un semplice abbellimento, un orpello fine a se stesso. Il linguaggio pulito, essenziale ma ricco di descrizioni, la quasi totale mancanza di azione. L'autore lascia che sia la quotidianità dei personaggi a raccontarne i sentimenti e le frustrazioni. Tutto è lasciato al suo naturale corso, ogni racconto è uno spiraglio, non ha una conclusione ben definita. Fa riflettere e mette in evidenza, attraverso le vicissitudini del singolo anche la situazione politica, economica e religiosa dell’Irlanda al principio del ‘900. Occorre andare oltre la superficie del testo per ottenere una visione completa.
Gente di Dublino
Pubblicato originariamente con lo pseudonimo di Stephen Daedalus nel 1914, dopo essere stato rifiutato da molte case editrici, "Gente di Dublino" raccoglie quindici racconti scritti fra il 1904 e il 1907. Ormai un classico senza tempo, il testo si muove attraverso molteplici e sfaccettati punti di vista. Un piccolo universo di storie di vita quotidiana che focalizza l'attenzione su temi molto cari a Joyce e comuni a tutti i racconti. In qualche modo schiavi della loro cultura, della loro vita familiare e soprattutto della loro vita religiosa, i personaggi di "Dubliners" tentano una fuga, ma la fuga è destinata a fallire.
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Anno edizione:2012
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Paolo D' 27 novembre 2016
In questo libro di denuncia sociale, Joyce narra le vicende di alcuni suoi concittadini con occhio critico e severo con lo scopo di n valido strumento con cui il letterato si proponeva di smuovere le coscienze della "gente di Dublino" I racconti si svolgono negli ultimi anni del XIX secolo o nei primi anni del XX, nella stessa epoca in cui è vissuto l’autore. Libro non di facile lettura, le storie andrebbero rilette più volte.
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Leggere questo libro per me non è stato solo un piacere immenso, è stata un'esperienza indelebile. Joyce racconta di persone diverse, di modi di vivere e di pensare diversi, facendoci immergere nella bellissima capitale irlandese. Ogni storia ha il suo perché, il suo fascino e, anche se qualcuna può rimanere maggiormente impressa di un'altra, tutte hanno piccoli dettagli da cogliere e preservare nella memoria. Semplice, ma non banale. Inoltre, personalmente, amo le edizioni "Nuovi Acquarelli". Ho diversi titoli di questa collana e trovo le copertine sempre molto belle da guardare. Anche questa non è da meno ed il prezzo è assolutamente accessibile. La penna di Joyce non è mai deludente e riesce a tener viva l'attenzione, a catturare la mente e il cuore. E in un libro, non c'è niente di più bello.