Il ghigno di Arlecchino

Folle. Non si potrebbe utilizzare un altro aggettivo per descrivere quest'opera di fantasia onirica e surreale. Multiverso, Tracciati, Tracciatori e Pseudo-Cittadini, presto questi termini vi saranno famigliari in tutte le loro infinite varianti. Ma al centro di essi c'è un unico Punto Fisso, unico in tutti i Tracciati: Arlecchino, portatore di caos e follia in un multiverso che appare già caotico e folle di suo. Eppure lui sembra essere intenzionato a rompere tutti gli schemi, persino quelli più fissi e immutabili, come il tempo e lo spazio. E lo stile... lo stile che l'autore utilizza in quest'opera è da ammirare: allucinante, pazzesco, caotico, ma allo stesso tempo terribilmente comprensibile. Stessi personaggi che si trovano in situazioni diverse ed opposte negli stessi paragrafi del libro, salti temporali ed eventi supposti ma mai accaduti in quel particolare Tracciato (ma forse in altri) vi trascineranno nel folle mondo di Arlecchino, il Buffone, il Giullare, il Portatore di Caos, il Re dell'Inferno. Un libro del genere non può lasciare indifferenti, o lo si ama o lo si odia. Personalmente l'ho amato.