Il giardino di cemento

Storia agghiacciante, raccontata in modo magistrale. Lo stile di Mcewan è asciutto e poetico allo stesso tempo.

Storia disturbante nella sua innocenza. Il personaggio narrante e i suoi fratelli sono immersi nel loro mondo in cui gli unici adulti sono due ragazzi maurati nel modo sbagliato, perverso. Il giardino ha portato via un genitore, ed è che tutto inizia, tutto si sgretola. Anche i giochi innocenti diventano qualcosa di malizioso, disturbante. Lo scrittore rende tutto ciò con uno stile diretto, senza parti prolisse o inutili, il lessico e la formazione dei periodi sono proprio come pensati da un adolescente. Unica pecca è il finale, troppo veloce come se avesse voluto chiudere in fretta. Non è incompiuto è mal-compiuto.

"Non ho ucciso mio padre, ma certe volte mi sembra quasi di avergli dato una mano a morire". La storia di quattro fratelli, in un romanzo triste, disturbante, inquietante, dal quale non riesci a staccarti fino all'ultima pagina per sapere come finisce questa storia morbosa, anche se a volte fai fatica a continuare a leggere tanto è agghiacciante. Bellissimo e consigliato.