Il giornalino di Gian Burrasca

È uno dei primi libri che ho letto da bambina. Da subito mi sono affezionata alle bizzarre avventure di Giannino. La sua storia è una di quelle che porto nel cuore e rileggo ancora con piacere. In generale ne consiglio la lettura, soprattutto ai bambini, prima di tutto perché è un classico della letteratura d'infanzia, e poi perché è una storia fantasiosa, capace di far divertire. Inoltre la vicenda di Gian Burrasca non è solo "strappasorrisi", come si potrebbe pensare, ma ha anche una morale, ovvero che qualsiasi azione, anche la più piccola (tipo uno scherzo), può avere gravi, ma anche esilaranti, conseguenze.

Sinceramente parlando adoro quest'edizione fatta apposta per celebrare l'anniversario del Giornalino. Il racconto mi ha stupita molto. Ho provato molti libri, e devo dire che il Giornalino del giovanissimo Giovanni mi ha lasciamo in più punti sbalordita ed a bocca aperta. È un ragazzino davvero imprevedibile. Subito pronto a commettere qualsiasi marachella a chiunque si faccia meritevole della sua vendetta. Ma allo stesso tempo è anche una persona che non disdegna di guardarsi dentro, che non si ferma facilmente davanti ad un obiettivo. Ha anche una particolare indole alla lettura, se questa contempla i racconti ed i libri da lui amati. Un personaggio complesso insomma, il cui diario merita di essere letto almeno una volta nella vita.

Sentimenti contrastanti dopo questa lettura: insomma si vede che il piccolo Gian Burrasca non ha, quasi, mai cattive intenzioni ma combina lo stesso una marea di disastri anche per motivi davvero stupidi a volte. Va bene che è un bambino ma insomma, sembra costruito apposta il personaggio: che poi lo è davvero, ma questo non dovrebbe sembrare! Non è molto spontaneo ecco, sembra uscito da Piccole Canaglie. E poi dopo un po’ inizia a diventare monotono, sempre lui che combina guai poi si pente e un secondo dopo ricomincia..carino ma niente di che.