Il giorno dei Lord. La serie di Harry Jones

Sono stato attratto da questo autore per il gran parlate che se ne e' fatto per la serie tv House of cards (successiva a questo libro). Quello che ho letto mi pare sopravvalutato come quella serie: la solita fantapolitica piena di azione, genere ormai estremamente abusato, e introspezioni psicologiche dei personaggi degne di telenovelas (idem per i dialoghi tra i "potenti"). Forse meglio i vari McNab, Nesbo, ecc.

Il libro parte bene, con la giusta atmosfera "britannica" e un buon ritmo, per poi smarrirsi in una trama che - pur svolgendosi in modo serrato - diventa sempre meno originale con l'avanzare della lettura. Anche il tono ironico e politicamente non corretto si smorza e diventa prevedibile da metà libro in poi, condito da qualche "americanata" di troppo. Mi aspettavo di più

Dopo l'11 settembre, una fervida fantasia può sbizzarrirsi a dar vita a simili scenari apocalittici, ambientati nel cuore delle più importanti potenze mondiali. È ciò che Dobbs produce con questo romanzo, il quale, nonostante l'intrigante invito alla lettura, mi lascia al termine quasi del tutto indifferente. C'è molta suspance e molto pathos; c'è una interessante introspezione del potere massimo Britannico, che però appare fuori contesto, nell'ambito della storia; c'è un evolversi degli eventi in stile poliziesco; c'è azione, c'è thrilling, ma non c'è quell'originalità che serve a colpire il lettore, descrivendo l'ormai trito soggetto dell'attacco terroristico islamico ad una potenza occidentale. Purtroppo, deluso, anche dal personaggio principale, che non è né uno 007, né un Ethan Hunt, ma un banale stereotipo di ex militare che sventa tutto, ma che non riesce a risolvere i suoi problemi personali.