Il giro del mondo. Album di lettere e fotografie

“Il giro del mondo” basta già prendere in mano questo libro che già la copertina stessa ti invoglia ad acquistarlo, ma penso che anche senza la copertina telata nera, anche con altri colori e font, la garanzia del libro è data dal nome presente sopra il titolo: Agatha Christie. Quello di Agatha Christie è un talento indiscusso, tutti anche chi non ha mai letto un suo libro hanno sentito almeno una volta il suo nome; per tutti, anche se nella sua carriera ha scritto anche opere teatrali e romanzi rosa, è la regina del giallo. Il libro però di cui tratto in questa recensione è qualcosa di diverso, ma allora perché ho fatto quest’introduzione? Per prima cosa c’è da dire che se il libro non è stato pubblicato dalla stessa Agatha Christie ma in seguito dal nipote, il contenuto invece è scritto interamente dalla Christie, questo perché, come da sottotitolo, non si tratta di un vero romanzo ma di una sorta di diario messo insieme dall’unione di foto, articoli di giornale ma soprattutto lettere quasi quotidiane scritte durante il viaggio compiuto nel impero britannico, e che la stessa inviava principalmente alla madre per informarla e ricevere informazioni riguardo alla figlia appena nata lasciata con lei. Tramite questo “diario” conosciamo una giovane e inedita Agatha Christie che visita posti diversi uno dall’altro, la vediamo scoprire ed appassionarsi al surf ma la vediamo anche relazionarsi con una società, che ci dà uno spaccato degli anni venti. Tutte queste esperienze, tutti quei personaggi incontrati, anche se indirettamente, arricchiranno le storie stesse da lei scritte, e in fin dei conti continuano a vivere nelle storie, nei film, nelle serie tv, che attingono consapevolmente o inconsapevolmente dai suoi scritti,e quindi una piccola parte di quel viaggio entra a far parte di noi.