Il grande cielo

IL GRANDE CIELO di Alfred Bertram Guthrie (tr. Nicola Manuppelli, Mattioli 1885 Books) è un grande romanzo western, ma non solo, molto in anticipo sui tempi nel denunciare l'assurdità dell'espansione dei coloni a ovest, la loro fame di terra, la loro incapacità di comprendere natura e genti del nuovo territorio. Il protagonista è un uomo tormentato, dalla dimensione tutta interiore, misterioso anche per se stesso. In un universo violento e casuale, la sua parabola è simile a una caduta nel vuoto. Forse perché le condizioni di vita sono estreme, forse perché non c'è una via sola da seguire. Come scrive Guthrie, "Anche l'anima tendeva a essere estrema" e, oggi come ieri, "Essere liberi significa combattere, sempre". In ogni caso, il mondo descritto non ha spazio per le ambiguità: "Quello che pensi è quello che sei". Libro consigliato, nonostante alcuni passaggi noiosi e qualche errore d'italiano.