Greetings from Dreamville

La polistrumentista di New York Rachelle Garniez è stata descritta dalla rivista Billboard come «una diva con una differenza» e dal New Yorker come «uno spirito libero certificato». Lei non ha avuto un’educazione musicale tradizionale: la musica le è stata insegnata dalla madre pianista classica ed insegnante che l’ha sempre incoraggiata a suonare ad orecchio ed a misurarsi con vari generi e strumenti musicali. Quando aveva 17 anni Rachelle viaggiava con la sua chitarra e suonava in giro per il mondo. Una volta ritornata nella Grande Mela, la musicista prese la fisarmonica e trascorse vari anni a suonare nella metropolitana ed agli angoli delle strade, utilizzando la sua abilità come veicolo per interagire con un pubblico di tutte le età. I suoi spettacoli sono autentici, teatrali, spontanei e freschi, improvvisazioni come flussi di coscienza che lasciano spazio a canzoni che evolvono continuamente come lo spirito. Attualmente Rachelle Garniez si esibisce da sola e come membro della pluripremiata formazione Hazmat Modine. In “Greetings from Dreamsville” c’è un equilibrio perfetto tra parole e melodie e le sensazioni prendono forma nei testi delle canzoni. I brani dell’album sono tratti da tutte le registrazioni che la polistrumentista ha collezionato negli anni, dalla prima del 1997 all’ultima nel 2012. Ogni album ha la propria tavolozza sonora, tutte affascinanti nella loro diversità. “Greetings from Dreamsville” parla di quella linea sottile e sfuocata che divide il tragico ed il comico: questa zona di confine la musicista la definisce Dreamsville, un luogo in cui le melodie prendono forma così da poter essere immortalate e dimenticate allo stesso tempo, per poi essere spedite nell’etere attraverso le esibizioni dal vivo. “Greetings from Dreamsville” è un album interessante e mai scontato.