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Habemus Papam di Nanni Moretti - DVD
Habemus Papam di Nanni Moretti - DVD - 2
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Habemus Papam
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Descrizione


Alla morte del Pontefice il Conclave deve eleggere un nuovo Papa. Ma il neoeletto è preda dei dubbi e delle ansie, depresso e timoroso di non essere in grado di assolvere il suo compito. Il Vaticano chiama allora uno psicanalista perché lo assista e lo aiuti a superare i suoi problemi.
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Dettagli

2011
DVD
8032807038858
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Premi

    2012 - David di Donatello Miglior Attore Protagonista Piccoli Michel
    2011 - Nastri d'Argento Miglior Attore Protagonista Piccoli Michel

Informazioni aggiuntive

01 - Home Entertainment, 2011
Eagle Pictures
104 min
Italiano (Dolby Digital 5.1)
Francese; Inglese; Italiano per non udenti
1,85:1
dietro le quinte (making of); trailers; speciale

Valutazioni e recensioni

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berlin
Recensioni: 3/5

Non tra i migliori film di Nanni Moretti, a mio parere. La vena e, forse, le urgenze dei decenni scorsi sono mutate. Ma lascia sempre spunti per riflettere ed amare il suo cinema. Breve postilla: il livore del signore qui sotto deve avergli fatto inghiottire un flacone di luoghi comuni! Keep it calm!

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Robertinho
Recensioni: 3/5

Il tentativo era enorme, coraggioso, complicatissimo da gestire con equilibrio. E infatti Nanni Moretti con Habemus Papam ha realizzato un film tanto affascinante quanto incompiuto. A mancare principalmente è soprattutto un vero e proprio legame tra i due protagonisti della vicenda narrata, e soprattutto tra quello che rappresentano. Il regista con notevole lucidità e senso estetico - il film nella prima parte è bellissimo da vedere - mette in scena la vicenda personale di Melville (Michel Piccoli) uomo di fede che, eletto Papa, non riesce a sopportare il peso di tale responsabilità e tracolla a livello psicologico. A quel punto viene chiamato uno psicanalista (Moretti) che vorrebbe tentare di aiutarlo prima di tutto con la sua scienza. Dato questo spunto potenzialmente esplosivo, la sceneggiatura poi però non mette mai veramente a confronto i due personaggi, lasciando che ognuno di loro sviluppi il proprio discorso senza che ci sia una comparazione esplicita tra le due parti. L'esplorazione del percorso interiore di Melville, che dovrebbe essere la parte portante del film, a conti fatti forse è quella più debole: la vita interiore di quest'uomo viene cioè mostrata con poesia ma non delineata in maniera chiara. Alla fine il percorso umano ed emotivo di Melville viene più accennato che realmente affrontato. Moretti invece nel suo rapporto con gli altri vescovi del Conclave dietro la superficie della commedia tenta di far passare con forza una visione della Chiesa che ha bisogno di maggiore apertura con l'esterno, con i tempi che sono cambiati, con le influenze sia sociali che mentali di una società aperta. Tale messaggio, raccontato all'inizio con momenti davvero spassosi e con una finezza esemplare, non viene però concluso con una presa di posizione decisa, e col procedere della storia perde anch'esso la sua spinta propositiva. Moretti pare trattenersi, cercare un tono conciliatorio, e questo frena senz'altro la spinta propositiva del suo cinema. Un vero peccato!

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janez60
Recensioni: 3/5

Soggetto e sceneggiatura decisamente interessanti, Michel Piccoli da oscar e poi il solito Nanni Moretti da...gabibbo

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Conosci l'autore

Nanni Moretti

1953, Brunico

attore, sceneggiatore, produttore cinematografico (Sacher film), è uno dei più grandi registi italiani. Il suo primo lungometraggio è del 1976, Io sono un autarchico. Nel 1978 è la volta di Ecce Bombo. Tra i suoi film ricordiamo anche: La messa è finita, 1985 (Orso d’argento a Berlino 1986); Caro Diario, 1993 (premio per la migliore regia a Cannes nel ‘94); Aprile, 1998; La stanza del figlio, 2001 (Palma d’Oro e David di Donatello); Il Caimano 2006; Habemus Papam, 2011 (7 Nastri d’Argento).Nel 2011, con enorme successo di pubblico, Nanni Moretti ha portato sul palcoscenico dell’Auditorium di Roma e in Francia, al Théâtre de Bobigny, Concerto Moretti, una serata-spettacolo con monologhi e proiezioni dai suoi film...

Michel Piccoli

1925, Parigi

Propr. Jacques Daniel M. P., attore e regista francese. È uno dei più importanti interpreti del cinema europeo, molto attivo anche in teatro, capace di alternare ruoli drammatici e leggeri, imponendo sempre uno stile inconfondibile, fatto di mezzi toni e di grande eleganza recitativa. Negli anni ’40 ricopre piccoli ruoli (il suo primo film è Sortilèges, 1945, di Christian-Jaque) prima di cominciare ad apparire da protagonista nel decennio successivo e soprattutto negli anni ’60. Lavora con tutti i più grandi registi francesi ed europei: J.-L. Godard (Il disprezzo, 1963, e Passion, 1982), A. Resnais (La guerra è finita, 1966), R. Clément (Parigi brucia?, 1967), A. Hitchcock (Topaz, 1969), C. Chabrol (L’amico di famiglia, 1972), M. Bellocchio (Salto nel vuoto, 1980). Mostra di essere a proprio...

Renato Scarpa

1939, Milano

Attore italiano. Viso dai lineamenti comuni, non particolarmente aitante, esordisce sul grande schermo alla fine degli anni ’60 imponendosi come caratterista di buon livello. È il severo padre Corazza nel grottesco Nel nome del padre (1972) di M. Bellocchio, misterioso professor Verdegast nell’inquietante Suspiria (1977) di D. Argento, prete alla prese con la quotidianità nell’agrodolce Ad ovest di Paperino (1982) di A. Benvenuti, padre apprensivo del protagonista nel divertente Stefano Quantestorie (1993) di M. Nichetti, compito preside nel drammatico La stanza del figlio (2001) di N. Moretti, bancario con problemi gastroenterologici nella commedia culinaria partenopea Ribelli per caso (2001) di V.?Terracciano. Dagli anni ’80 alterna con successo gli impegni cinematografici a quelli televisivi.

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