L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Sono passati cinque anni dall'ultimo disco di Avril Lavigne, una delle cantanti con cui sono cresciuto- dato che nel 2004, all'uscita di Under My Skin, avevo 10 anni. Data la sua malattia, che aveva ritardato l'uscita del disco, e la solita attesa che un album di A.L. porta con sè, le aspettative erano alte. E debbo dire che sono state abbastanza rispettate. La prima impressione è stata, comunque, quella di un disco diviso in due parti: le prime 5 canzoni (+ 'It was in me', più o meno) più ritmate ed in linea con la Lavigne prima maniera (in 'Birdie' ho trovato un chiaro riferimento vocale a 'Forgotten', ad esempio, e al primo ascolto- all'uscita- di 'Head Above Water' ho gioito per l'inizio del ritornello con le 'vecchie' chitarre) e le seconde 6 più ballad che, all'inizio, sembravano poco incisive. Devo dire, però, che, mentre per la prima parte il giudizio è rimasto invariato e molto positivo, le ultime canzoni stanno salendo con gli ascolti e, quindi, il voto del disco si alza da un 6,5 ad un 7,5-8, con mezzo voto in più perchè è Avril. Diciamo che si può definire il suo disco migliore da UMS a questa parte, perchè- sorvolando su The Best Damn Thing- gli altri due dischi sono sembrati in ribasso e, alla lunga, mi hanno lasciato pochi ricordi. Un bel ritorno, dunque: it was worth to wait.
Dopo 5 anni attendevo con ansia il nuovo cd di questa artista e non sono rimasta delusa. Ottimo lavoro con un sacco di sound differenti.
Bravissima come sempre
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore