L'imprevedibile viaggio di Harold Fry

Una voce fuori dal coro: una solenne delusione. Un libro tristissimo, che mi ha angosciato pagina dopo pagina nonostante lo stile scorrevole. Un viaggio on the road che è espiazione di un uomo sconfitto, che incontra altri sconfitti. Finale rassicurante ma non è stato sufficiente a riappacificarmi con la storia.

Poesia. Sogno. Avventura. Sono solo le prime tre parole a cui penso quando guardo questa copertina. L'imprevedibile viaggio di Harold Fry mi è rimasto nel cuore e mi ha insegnato piu' di quanto mi fossi resa conto durante la lettura. Una storia forte e commovente, che lascia un sapore piu' dolce che amaro a fine lettura.

La storia è da subito particolare: un uomo, l'Harold del titolo, riceve una lettera e sulla strada della buca delle lettere, quando va per inviare la risposta, decide di portarla direttamente a mano, attraversando buona parte dell'Inghilterra. Durante il viaggio impara a conoscersi, anzi a ricordarsi la persona che era stata e quella che avrebbe voluto diventare. Il tutto scritto in maniera molto fluida, con una piacevole scelta di parole e con un collegamento con i luoghi che attraversa che rende l'insieme delizioso.