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Secondo film sui Kingsman, riuscito come il primo, forse anche meglio! Si parte subito in quarta col rocambolesco inseguimento con combattimento e sparatoria nel taxi per le vie di Londra tra Eggsy (Taron Egerton) e il traditore Charlie Hesketh, munito di braccio bionico. Nei contenuti speciali del DVD il dietro le quinte della scena! Poi tutte le proprietà dei Kingsman vengono fatte saltare in aria! La nemica è Poppy Adams (Julianne Moore), signora della droga che si è costruita una roccaforte stile anni ’50 nella fitta foresta pluviale della Cambogia. Sadica, fa tatuare i suoi uomini con un cerchio d’oro a 24 carati e, se sgarrano, li macina in un tritacarne gigante per servirli in hamburger che lei stessa prepara con amore, o li fa sbranare dai suoi cani robot. Ha infettato le sue droghe con un virus letale e con l’antidoto intende ricattare il Mondo. Anche il Presidente USA vorrebbe approfittarne per far fuori tutti i tossici dalla società. Ciò fa riflettere perché, quanta gente fa uso di stupefacenti e rischia di morire?! Eggsy e Merlino (Mark Strong), unici superstiti, si recheranno nel Kentucky dai cugini americani della Statesman, altra agenzia con distilleria come copertura, per conoscere gli agenti Tequila (Channing Tatum), Whiskey (Pedro Pascal), Ginger Ale (Halle Berry) e il loro capo Champagne (Jeff Bridges). Ritroveranno anche Harry/Galahad (Colin Firth), creduto morto. Verrà riproposta la scazzottata nel bar, stavolta coi bifolchi americani, dove un Harry un po’ arrugginito sarà aiutato da Whiskey col lazo. Da vertigini la scena con la cabinovia sulle Alpi in Italia, tra l’altro, girata a Courmayeur in Valle d’Aosta! Esilarante l’interpretazione di Elton John ospite/ostaggio della psicopatica, costretto a esibirsi in concerti privati al pianoforte, salvo poi ribellarsi ai suoi aguzzini e lottare all’arrivo dei Kingsmen nello scontro finale. Lieto fine con Eggsy che potrà sposare l’amata Principessa Tilde di Svezia. Azione e humour da 5 stelle!
MEGLIO IL PRIMO EPISODIO. TROPPO SCONTATO
A parte che adoro molti dei protagonisti: Julianne Moore, Colin Firth, Halle Berry, Jeff Bridges, Elton John... il film è davvero divertente. Consigliatissimo!
Recensioni
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Eleganti spie inglesi e cafone spie americane si uniscono contro una esilarante signora del narcotraffico
Trama
Fuori dalla sartoria Kingsman, Eggsy viene attaccato da Charlie, un viziato candidato che nel film precedente non aveva superato l'addestramento e ora è dotato di braccio robotico. La Kingsman viene poi attaccata e quasi annientata, tanto che rimangono solo Galahad - ossia Eggsy - e Merlino. Insieme scoprono che di fronte a una tale disperata emergenza devono rivolgersi ai cugini americani: gli Statesman, tra cui spiccano gli agenti Whisky, Tequila e Ginger Ale, mentre a capo del tutto c'è Champagne. Insieme a loro cercheranno di sventare lo spietato piano di Poppy, una potentissima narcotrafficante che sta ricattando il governo degli Stati Uniti per ottenere la legalizzazione di ogni tipo di droga.
I Kingsman tornano piu scatenati che mai!
Se il primo Kingsman costituiva una svolta intelligente (e maledettamente divertente) rispetto alla formula dello spy-movie, il secondo capitolo, titolo Il Cerchio d’Oro, si muove sulla stessa strada, solo che tutto è più grande, più chiassoso, più colorato. E pure più politico e violento.
Sono passati due anni da quando l’organizzazione che si nasconde dietro le vetrine di una sartoria inglese ha sconfitto il folle Valentine (Samuel L. Jackson) ed Eggsy Unwin (Taron Egerton) è cresciuto: vive con la principessa Tilde di Svezia e ha assunto il nome in codice del suo mentore Harry Hart (Colin Firth), Galahad (tutti i Kingsman hanno nomi dei Cavalieri della Tavola Rotonda). Quando il quartier generale viene distrutto e diversi agenti uccisi, Eggsy e Merlino (Mark Strong) sono costretti a seguire il protocollo Apocalisse, che li porterà a scoprire la Statesman, un’altra società segretissima che si finge una distilleria di whiskey del Kentucky. Insieme dovranno affrontare il virus che la signora della droga Poppy Adams (Julianne Moore) ha rilasciato in tutte le sostanze vendute e che minaccia di uccidere milioni di persone.
Torna la stessa ironia pungente propria del comic di Mark Millar, da cui la storia è tratta, ma Matthew Vaughn e la co-sceneggiatrice Jane Goldman ripetono e amplificano quello che ha funzionato nel capitolo originale (su tutto gli elementi che parodiavano i film di James Bond) e spostano la saga negli Stati Uniti, dove ai gentlemen inglesi si uniscono dei cowboy moderni che al posto del tè sorseggiano whiskey.
Se la parola d’ordina è esagerare, questo è vero anche nel cast che ingloba delle superstar: su tutti il premio Oscar Julianne Moore nei panni della psyco-criminale che si è ricreata un piccolo mondo Fifties su misura nel bel mezzo della giungla, una perfetta cattiva da fumetto. E poi Jeff Bridges che interpreta il boss della Statesman, Channing Tatum che è la pecora nera della nuova agenzia, Halle Berry nei panni della nerd e Pedro Pascal (sì, quello di Game of Thrones e Narcos) infallibile con il lazo. Senza contare la partecipazione di Elton John in una spassosamente assurda e cartoonish versione di se stesso. Ma se non fosse tutto così programmaticamente “troppo” che guilty pleasure sarebbe?
Tra gli elementi che ci hanno fatto amare Kingsman dall’inizio ci sono gli accessori imperdibili che ovviamente ritornano: dagli ombrelli antiproiettile agli occhiali tecnologici dalla montatura inconfondibile stile Swinging London, dalle palle da baseball che diventano bombe a mano agli orologi che, letteralmente, salvano il mondo.
Recensione di Benedetta Bragadini
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