Kitchen

Kitchen è stato il mio primo approccio alla Yoshimoto ed è stata promossa a pieni voti, per quanto mi riguarda! In questo romanzo si affrontano i temi del lutto, della morte, della solitudine e del dolore ma anche quello della rinascita. Mikage è una ragazza che ha perso nel corso degli anni tutta la sua famiglia e adesso si trova ad affrontare la morte dell'amata nonna, con cui viveva. Unica consolazione, la cucina: un luogo caldo e accogliente in cui si sente protetta e serena, un sollievo dalle sue sofferenze, un'oasi di spensieratezza e serenità e soprattutto un punto di partenza per andare avanti. Ma la cucina non sarà il suo unico appiglio perché Mikage troverà inaspettatamente l'affetto di Yūichi e sua madre, una famiglia tutt'altro che comune che però l'accoglierá a braccia aperte. La lettura scorre veloce e lo stile è semplice, diretto ed estremamente delicato. Non vedo l'ora di leggere altre sue opere!

Senza dubbio l'autrice scrive molto bene ma questo libro mi ha un po' delusa. In alcuni punti l'ho trovato inconsistente.

Do tre stelle perchè la vera storia è da leggere fra le righe, ma lo stile e la poco accuratezza dei dettagli, i salti pieni di vuoti non mi fanno impazzire.